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L’11 settembre 2021 ricorre il ventesimo anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle.
Un evento drammatico, che non ha colpito solo l’America, ma il mondo intero. Dopo 20 anni, non a caso, parliamo ancora di una tragedia mai finita.
Quanti nel 2001 avevano già l’età per ragionare ricordano esattamente cosa stavano facendo mentre la notizia dell’attentato alle Torri Gemelle rimbalzava da un notiziario all’altro. Quasi tutti gli italiani erano seduti al tavolo da pranzo – erano circa le 14:45, mentre a New York le lancette segnavano le 8:45 – e guardavano increduli il primo aereo che si schiantava, a 790 chilometri all’ora, contro una delle torri del World Trade Center.
In un primo momento sembrava ‘solo’ un incidente e nessuno immaginava quello che sarebbe successo in seguito. Il velivolo taglia letteralmente in due i sostegni di gesso di tutte e tre le trombe delle scale dell’edificio e un’onda d’urto scuote il grattacielo. Nel frattempo, scoppia un violento incendio, alimentato dal carburante che fuoriesce dal serbatoio dell’aereo. Circa 200 persone, nel tentativo di fuggire dai piani alti della torre, si gettano nel vuoto, perdendo la vita.
Alle 9:05, un secondo aereo colpisce alla velocità di 870 chilometri l’ora l’altra ‘torre gemella’. Tredici minuti dopo, l’allora presidente americano George W. Bush cancella gli impegni della mattinata, annunciando così il probabile attentato terroristico. In seguito, si scopre che l’FBI stava già indagando, prima del disastro, su un dirottamento aereo. Quarantatrè minuti dopo il primo incidente, le fonti del Governo parlano chiaramente di attentato.
Tutti i principali edifici della Grande Mela vengono evacuati, mentre in città si diffonde il panico. Intorno alle 10 del mattino, la prima ‘torre gemella’ colpita crolla e, poco dopo, tocca all’altra. Intanto, viene colpito un altro obiettivo dei terroristi: il Pentagono.
Le notizie, nel frattempo, rimbalzano in ogni angolo del globo, lasciando tutti attoniti. Si parla di aerei dirottati, con centinaia di persone a bordo, e si contano le vittime, che sembrano infinite.
Attentato è la parola del giorno ed entra ufficialmente nel vocabolario di milioni di persone. Si tratta del primo attacco che gli Stati Uniti vivono dai tempi di Pearl Harbour, quello più sanguinoso nella storia del Paese, messo a segno dall’organizzazione terroristica sunnita Al Qaida, capitanata da Osama Bin Laden. Muoiono le persone a bordo dei velivoli, quelle all’interno degli edifici, i passanti e le forze dell’ordine intervenute per cercare di salvare il salvabile.
Il bilancio complessivo dell’attentato è di 2.977 vittime, più i 19 attentatori divisi fra i quattro aerei. Nelle due Torri Gemelle sono decedute 2.606 persone, 246 sono i passeggeri dei velivoli e i mebri dell’equipaggio, mentre 125 i presenti al Pentagono. Fra i soccorritori, invece, sono 343 i Vigili del Fuoco che hanno perso la vita.
L’attentato dell’11 settembre 2001 ha scatenato l’immediata reazione degli Usa, che hanno dichiarato guerra ai Talebani.
Questi ultimi, proprio poco prima del ventesimo anniversario dell’attacco terroristico a New York, hanno ripreso il potere dell’Afghanistan. Soltanto nel 2011, con un blitz nel suo nascondiglio ad Islamabad, Osama Bin Laden viene eliminato.
Oggi, a distanza di ben 20 anni, gli attacchi dell’11 settembre 2001 appaiono ancora come un episodio di estrema e ineguagliata violenza. Il World Trade Center è stato ricostruito sulle ceneri del sito precedente, come se fosse un’araba fenice.
Un unico grattacielo a sostituire le due torri, il One Wolrd Trade Center, noto anche come Freedom Tower, ovvero Torre della libertà.