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La tecnologia ha preso piede nella nostra vita in modo quasi totalizzante: spesso a farne le spese sono i più piccoli.
Secondo gli esperti ai bambini il cellulare va dato a una certa età: ecco a che età bisognerebbe darlo ai piccoli.
Quanti genitori devono combattere con i propri figli, anche più piccoli, che vogliono a tutti costi il primo cellulare o smartphone? Tre bambini su dieci lo hanno prima dei 12 anni mentre tanti altri bambini purtroppo giocano con quello dei loro genitori e finiscono per diventarne quasi ossessionati.
E’ una lotta continua ma gli adulti dovrebbero essere fermi sulle loro decisioni, fino a che i bambini non raggiungano l’età giusta per ricevere il primo cellulare. Secondo gli esperti, l’età giusta per gestire in autonomia uno smartphone è circa 13 anni, anche se sappiamo quanto sia dura cedere alla richiesta motivata dal classico ”ma ce l’hanno tutti” e non farsi attrarre dalla possibilità di controllare sempre dove sono.
Uno smartphone dato prima dei 13 anni è un rischio altissimo per un minore, e tutti i neuroscienziati condividono il fatto che il momento più delicato, in termini di pericoli, per i bambini è la pre-adolescenza.
Quando si dovrebbe sviluppare l’abilità a risolvere i problemi, e non a semplificarli attraverso la tecnologia, con una connessione che inizia la mattina appena svegli e finisce la notte prima di addormentarsi.
Si dovrebbe maturare il senso critico, interdetto invece dal pensiero unico dei social. Quando un ragazzino inizia a controllare gli istinti impulsivi, che invece con l’apparecchio dello smartphone trovano una nuova spinta. Il secondo motivo è che anche gli esperti della Silicon Valley, a qualsiasi livello, non perdono occasione per ricordare la loro linea educativa in famiglia rispetto alla tecnologia e agli apparecchi elettronici.
In sintesi: lo smartphone ai loro figli arriva solo al termine della pre-adolescenza. Mai prima. E così dovrebbe essere per tutti.
Il fatto che il bambino o la bambina abbia le competenze necessarie per gestire un dispositivo proprio, dipende anche dal fatto che abbia già avuto la possibilità di fare esperienza, ad esempio, con un dispositivo di famiglia. In questo modo, ha la possibilità di dimostrare che è in grado di assumersene la responsabilità.
Se ad esempio il minore vuole semplicemente rimanere in contatto con gli amici o far parte della chat di classe su WhatsApp, è sufficiente anche solo un tablet a casa. Un altro fattore decisivo è quanto responsabilmente il bambino gestisce i dispositivi digitali a casa e se sa come maneggiarlo.
Sottovalutiamo che possedere il proprio cellulare significa anche avere maggiore responsabilità. Ciò potrebbe significare anche che i bambini possono contribuire all’acquisto o ai costi di gestione.
O che tratta i dati personali suoi e di altri con cura e si attiene alle regole concordate.
Abbiamo introdotto una discussione molto comune e che accende gli animi di tanti genitori e figli. Quando avere il cellulare, come gestirlo e a che età darlo ai bambini in autonomia. Secondo i neuroscienziati l’età ideale è tra gli 11 e 13 anni, non prima.
Ecco alcuni consigli dell’esperto per i genitori:
Valutate attentamente se vostro figlio/vostra figlia ha la necessaria maturità per possedere un cellulare;
Stabilite delle regole per l’uso del cellulare con vostro figlio/vostra figlia e adeguatele;
Decidete con vostro figlio/vostra figlia quali applicazioni mettere sul cellulare e usatele insieme;
Guardate le impostazioni di privacy e sicurezza sul cellulare con vostro figlio/vostra figlia;
Assicuratevi che vostro figlio/vostra figlia consumi contenuti adatti alla sua età.