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Aaron Philip è un nome che rimarrà nella storia della moda e non solo. Si tratta infatti della prima modella che è riuscita a comparire sulla copertina di una famosa rivista di moda pur incarnando tutti i cliché degli individui che la società occidentale continua a emarginare: Aaron Philip è nata uomo, è disabile al 100% ed è nera.
Aaron Philip, la dignità dei sogni
Aaron Philip, nato 18 anni fa nello stato di Antigua, è stato affetto fin dalla nascita da una paralisi cerebrale che gli impedisce di camminare e che ha influito pesantemente sullo sviluppo del suo corpo. La malattia però nulla ha potuto contro la sua mente, che appare lucida, assolutamente concentrata sui suoi obiettivi e soprattutto sulla sua visione di sé. Aaron Philip, nato nero e disabile, si sente infatti una donna a tutti gli effetti e, giusto per non farsi mancare nulla, una donna biondo platino.
Attualmente infatti Aaron si definisce una donna transgender con un’enorme passione per la moda e con un talento non da poco in qualità di comunicatrice. Forte del momento storico assolutamente propizio per l’inclusività del diverso anche quando si tratta di individui diversi dalla normalità sotto molteplici aspetti, Aaron ha deciso di cominciare a combattere la sua battaglia per la visibilità, al fine di dimostrare che ogni corpo è desiderabile.
Aaron Philip cover girl per Paper
Paper Magazine è un famoso giornale di moda che, nel mese del pride, dedica ben sette copertine a simboli e protagonisti della battaglia per i diritti della comunità LGBT. Il magazine ha deciso di proporre ad Aaron di posare per una delle sette copertine e la modella ha firmato il contratto, forte anche della propria collaborazione con l’agenzia Elite Mode Management, una delle più rinomate agenzie di modeling statunitensi che avevano messo Aaron sotto contratto già a Settembre 2018.
Una battaglia iniziata con un Tweet
Il grandioso viaggio di Aaron Philip nel mondo della moda è cominciato con un Tweet che è diventato virale, anche grazie all’assoluta arroganza con cui Aaron si presentava al mondo social:
Onestamente, quando sarò scoperta e ingaggiata da un’agenzia di moda sarà finita per tutti. E con tutti intendo il mondo!
Il tweet venne condiviso un numero impressionante di volte, e i social della modella hanno raggiunto nel corso degli ultimi mesi un numero di follower da capogiro. Aaron conta 120.000 follower tra Twitter e Instagram.
Paradossalmente, nonostante sia diventata un simbolo potentissimo dei diritti alla visibilità della comunità LGBT, Aaron in un tweet abbastanza decente dichiarò:
Non sono un’attivista. Non me ne frega un ca**o.
Con il passare dei mesi è apparso sempre più chiaro però che Aaron non possa permettersi di liquidare la questione in maniera così assolutamente scorretta. La modella ha dichiarato successivamente di essere consapevole del suo ruolo all’interno della comunità LGBT e che spera di riuscire a dare voce alla storia di molti emarginati attraverso la propria visibilità e il proprio lavoro come modella. Si ha l’impressione però che la giustizia e la lotta per i diritti LGBT siano molto secondari per Aaron rispetto al coronamento del sogno di divettare una modella affermata.