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La ‘diversità’ fa paura a volte, e soprattutto la fa ai genitori che scoprono che il bambino che sta arrivando ha una forma di disabilità.
La paura in molti casi è indipendente dall’amore che si prova per quella creatura, ma a volte i genitori non si sentono in grado di sostenere una situazione genitoriale ‘diversa’ e quindi agisce di conseguenza. Come nel caso di Gabe Adams nato senza gli arti superiori e inferiori che alla sua nascita è stato abbandonato dalla sua mamma.
Gabe Adam è la dimostrazione che l’essere diversi è molto spesso la fonte maggiore della forza e dell’autostima, insegna che arrendersi è un aspetto da non considerare nella vita e che se si vuole, tutto può essere raggiumgibile.
Gabe è stato abbandonato alla nascita da sua madre, in Brasile perchè nato con una grave malformazione: l’assenza degli arti superiori e inferiori.
Il piccolo è finito in un orfanotrofio e se non fosse stato per il Destino, per la Fortuna o per le Coincidenze ora non sarebbe la persona che è oggi. Gabe, infatti, ha attirato l’attenzione di Janette Adams. La signora Adams, residente nello Utah, ha visto delle foto riguardanti il piccolo e ne è rimasta folgorata. Ha chiamato suo marito e dopo scartoffie varie, firme ovunque e un viaggio verso il Brasile, è tornata a casa col piccolo Gabe, perchè anche se non aveva braccia e gambe, aveva tantissimo amore da donare.
Gabe è cresciuto con l’amore di Janette e suo marito. Gabe è diventato indipendente, forte e autosufficiente, non ha bisogno d’aiuto per sbrigare le piccole faccende quotidiane e nessuno è obbligato a spingergli la carrozzina. In quest’ottica, la scelta della madre biologica di Gabe è stata la migliore che potesse prendere. Probabilmente Gabe ha avuto delle possibilità sanitarie eccezionali grazie alla scelta di sua madre. Sarebbe potuto crescere tra le braccia della sua madre biologica, ma se quello l’aveva perso, di sicuro ci ha guadagnato con tutto l’amore e la forza che la nuova famiglia gli ha saputo e potuto donare.
La storia di Gabe insegna molto a tutti.
Insegna ad avere forza, coraggio e a non abbattersi davanti alle difficoltà. Ma soprattutto, ricorda ai genitori di figli con ‘necessità speciali’ che sì, si può donare a quei figli un po’ più speciali la vita di cui necessitano e l’amore che meritano. Certo, in alcuni casi la realtà è ‘complicata’ da gestire, ma serve solo a rendere ancora più preziosi i momenti positivi