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Diana Spencer, conosciuta dal mondo come Lady Diana o Lady D, è senza ombra di dubbio una delle personalità della famiglia reale inglese più amate e lo è da sempre, anche a distanza di tanti anni dalla sua morte, avvenuta nel 1997.
Oltre a essere molto apprezzata dall’Inghilterra, Lady Diana è assai popolare e ancora oggi molto amata dai paesi arabi. Basti pensare che in Medioriente è ancora in vendita un profumo che porta il suo nome.
L’amore del Medioriente per Lady D.
Ma dove nasce tutto questo affetto nei confronti di Lady Diana? Pare che tutto ebbe inizio durante i due viaggi ufficiali che Diana fece insieme al Principe Carlo nei primi anni del loro matrimonio.
Il primo viaggio fu nel 1986 e durò sei giorni: Lady D. e Carlo passarono per l’Oman, il Qatar, il Bahrain e l’Arabia Saudita, dove incontrarono anche il re Fahd e il sultano Qaboos bin Said al Said. Sappiamo che Lady D, già in partenza molto ansiosa per avere lasciato a casa i suoi due bambini Carlo e Harry, era alquanto sottopressione poiché non sapeva bene come la sua immagine poteva essere percepita in quei paesi, dove la figura della donna, come ci racconta la storia, era ed è sempre tenuta “a bada”.
A contribuire al suo nervosismo anche la scelta degli outfit da mettere in valigia, ma grazie a diversi consulti riuscì a scegliere alcuni capi adatti all’occasione.
In realtà l’accoglienza che ebbe fu assolutamente positiva: tutte le persone si innamorarono di lei e non ci furono momenti di tensione, anzi. Si realizzarono anche dei “Diana’s point”, per ricordare, anche in futuro, la sua immagine e il suo affetto.
Il secondo viaggio avvenne nel 1989 e questa volta Lady D. era decisamente più sicura di sé, conscia del fatto che avrebbe trovato una bellissima accoglienza. Durante l’itinerario ci fu la tappa nel Kuwait e negli Emirati Arabi; lo scopo era quello di favorire accordi commerciali per l’industria della moda e chi poteva farlo, se non Lady Diana?
Gli outfit di Lady Diana e l’abito d’oro più prezioso al mondo
Durante le tappe del secondo viaggio, Lady Diana sfoggiò outfit sobri e rispettosi della cultura del posto; non mise il burqa in valigia, ma in caso di scollature consideratr troppo scavate, si copriva con delle pashmine in segno di rispetto.
Durante una corsa di cammelli ad Al Ain optò per un abito color pesca, una collana di perle e un paio di occhiali da sole molto grandi. Nell’occasione di un picnic, invece, scelse un paio di pantaloni bianchi e una camicia a fiori blu: la location? Il majilis privato dello sceicco Zayed, in un’oasi nel deserto vicino Abu Dhabi.
Ormai era assodato: Lady D. aveva fatto breccia nei cuori del Medioriente; a conferma di ciò anche alcuni doni che ricevette e che, a quanto pare, valgono un’intera fortuna.
Il primo dono fu un servizio da tè in argento e il secondo fu un abito incredibile: si trattava di un abito tradizionale lungo fino a piedi, in broccato porpora con le maniche molto ampie e elegantissimi ricami in fili d’oro su tutti i bordi. Inutile dire che Lady D. ne rimase profondamente incantata e decise di indossarlo subito, in segno di ringraziamento e forte apprezzamento.
L’abito d’oro è forse uno dei più preziosi abiti che esistano e il fatto che sia stato donato proprio a lei dimostra quanto Lady Diana fosse amata e lo sia tuttora, nonostante siano passati ben 25 anni dalla sua scomparsa.