Chi era Achille Castiglioni: tutto sul designer italiano

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Il design come l’arte contemporanea, non sempre vengono capiti ma un pezzo esteticamente bello rimane di fatto un pezzo bello.

Sempre più persone infatti desiderano abbellire la propria casa con un pezzo importante, tra questi sicuramente qualcuno si ispira ad un lavoro di Achille Castiglioni.

Chi era Achille Castiglioni

Achille Castiglioni (Milano, 16 febbraio 1918 – Milano, 2 dicembre 2002) è stato un architetto, designer e accademico italiano. Cresce con la madre Livia e il padre Giannino, uno scultore. Fin da piccolo presta attenzione alla forma e al funzionamento degli oggetti. A partire naturalmente dai giocattoli arriva poi nel tempo ad aver raccolto centinaia di oggetti che assumono i contorni di “object trouves”, scelti solo per particolarità.

Crescendo decide di iscriversi al Politecnico di Milano nel e dopo la laurea collabora in uno studio con i fratelli Livio e Pier Giacomo.

Si dedica a progetti di urbanistica, architettura ma anche product design partecipando a esposizioni alla Triennale di Milano.

Si fa riconoscere per la sua ricerca di funzionalità attraverso il riutilizzo di oggetti già presenti.

Gli anni ’50 e la crescita professionale

Tra il 1952 e il 1953 si occupa della ricostruzione del Palazzo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente a Milano. Pochi anni dopo, con un valore ormai riconosciuto universalmente, vince ben sette premi Compasso d’oro, dedicati ai migliori progetti di design realizzati nel corso dell’anno.

Tra questi uno è dedicato alla creazione della Lampada Parentesi realizzata insieme a Pio Manzù.

Negli anni settanta tiene il corso di “Progettazione artistica per l’industria” al Politecnico di Torino per poi passare gli ultimi quindici anni a quello di Milano.

Alcune opere note del periodo sono le sedie “Mezzadro e Sella” o la poltrona “Sanluca”, la lampada da scrivania “Tubino” e tante altre.

Il successo internazionale e le opere all’estero

Il MOMA di New York possiede quattordici sue opere scelte dalla curatrice Paola Antonelli che dichiara essere la più grande retrospettiva mai dedicata ad un designer italiano. Tra gli altri traguardi esteri vanta la presenza di sue opere al Victoria and Albert Museum di Londra, poi a Zurigo,Amburgo, Colonia, Monaco, Praga e Gerusalemme.

L’archivio Achille Castiglioni, è attualmente conservato presso lo Studio Museo Achille Castiglioni e raccoglie 191 progetti di architettura, 484 progetti per allestimenti e 290 pezzi di industrial design conservati in 313 tubi, 336 scatole e 12 cassetti per un totale di circa 11.500 schizzi e disegni tecnici, Vi sono poi 30 modelli plastici, 70 scatole e 5 cassetti contenenti circa 13.000 fotografie diverse videocassette, audiocassette e DVD.

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