Chi era Ada Lovelace: vita e curiosità sulla madre dell’informatica

Alessia Vitale

Alessia Vitale nata a Ragusa nel 1998. Mi sono trasferita dalla Sicilia a Milano per frequentare l’Università. Sono laureanda in Lettere Moderne presso l’Università degli studi di Milano. Amo la letteratura e tutto quello che riguarda il mondo dei libri.

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Incantatrice dei numeri”: così Charles Babbage, considerato il padre dell’informatica, chiamava Ada Lovelace. Ad Ada, matematica britannica e prima programmatrice della storia va il merito di avere sviluppato ciò che viene considerato il primo software, nel 1843, e di aver previsto previsto un secolo e mezzo fa il ruolo del moderno computer. Ma chi era Ada Lovelace?

Chi era Ada Lovelace

Ada Lovelace nasce a Londra il 10 dicembre 1815: suo padre, il poeta e politico George Byron abbandona la famiglia quando Ada era solo una bambina. Allo studio della matematica fu iniziata dalla madre. Fin da bambina Ada fu affascinata dalla magia dei numeri, che si impegnava ad applicare nella vita di tutti i giorni. A soli 8 anni applicò lo studio dei numeri alle abitudini della sua gatta, a dieci progettò un sistema che le permettesse di volare, a undici fu incantata dallo studio dal moto di Giove.

In poco tempo, Ada superò anche i suoi insegnati nello studio della matematica, dell’algebra e della tecnologia. Nonostante la sua dedizione allo studio, Ada sottolineava spesso la frustrazione per il disprezzo e la mancanza di considerazione con cui si trovava a fare i conti ogni giorno.

Gli unici a non smettere mai di sostenerla furono il marito, il conte William King, e la madre Anne. Proprio Anne la affidò a Mary Somerville, autrice di testi universitari di matematica, da cui ricevette lezione di ambito matematico e scientifico. Attraverso Somerville, la giovane matematica appena diciassettenne fece un incontro che le avrebbe cambiato la vita: quello con Charles Babbage.

Il lavoro con Charles Babbage

Nel 1834 Ada incontrò il matematico Charles Babbage a una festa nei salotti londinesi dove si riunivano i migliori esponenti del mondo scientifico dell’epoca. L’attenzione di Ada fu catturata quando Babbage mostrò al resto degli invitati la macchina differenziale alla quale stava lavorando, uno strumento meccanico capace di risolvere ogni tipo di funzione polinomiale sfruttando il metodo delle differenze finite.

Charles Babbage, padre dell’informatica, stava al tempo lavorando alla sua macchina analitica, quello che possiamo considerare il primo computer. I due cominciarono una stretta collaborazione, nonostante i 24 anni di differenza.

Inizialmente Babbage chiese a Ada solo di fornirgli una traduzione inglese dei lavori del matematico italiano Luigi Menabrea. Ma Ada non si limitò a questo, e fece molto di più: aggiunse alla traduzione diverse notazioni e appunti di propria ispirazione. Tra le varie note Ada creò un algoritmo, oggi considerato il primo programma informatico della storia. Da quella sua traduzione Alan Turing, il celebre matematico inglese, prenderà ispirazione per costruire il primo computer.

A lungo il suo lavoro venne deliberatamente ignorato e sottovalutato. Solo nel 1979 il Ministero della Difesa statunitense resero onore al suo lavoro e ai suoi studi dando il nome “Ada” a un linguaggio di programmazione. Oggi Ada Lovelace è il simbolo di tutte le donne che hanno dedicato la loro vita alla scienza e alla ricerca.