Addio ceretta per un mese: Januhairy è il nuovo trend di stagione

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Si chiama Januhairy ed è un vero e proprio addio alla ceretta e ai rasoi per quattro settimane.

Una vera e propria campagna di liberazione delle donne dalla schiavitù della depilazione a tutti i costi. Legata al Januhairy la causa ambientale, che è diventato un tema scottante in questi mesi e in particolare nelle ultime settimane dopo gli incendi che stanno devastando il continente australiano. Com’è nato e in cosa consiste il Januhairy?

Addio ceretta per un mese: salviamo le foreste

L’idea che accompagna questo Gennaio così come ha accompagnato quello scorso (l’iniziativa è nata nel 2018) è che le donne hanno il diritto e il dovere di proteggere tutte le foreste, sia quelle che crescono sul loro corpo sia quelle che crescono sul nostro pianeta permettendogli di continuare a vivere e a respirare.

L’idea è stata lanciata nel 2018 dalla studentessa Laura Jackson, la quale ha invitato le donne che scelgono di non depilarsi nel mese di Gennaio a fare una piccola donazione a Treesisters, un’associazione ambientalista che si batte per la salvaguardia e il rimboschimento delle aree verdi del pianeta.

Di anno in anno le adesioni al Januhairy sono cresciute in maniera esponenziale, tanto che ormai sono milioni le donne in tutto il mondo che hanno aderito all’iniziativa.

Depilazione e body positivity

L’idea che dire addio alla ceretta e al rasoio sia un passo verso l’accettazione del proprio corpo è tipica di alcune correnti femministe che vedono nella liberazione della donna dai canoni estetici dominanti uno degli obiettivi da raggiungere a tutti i costi.

La non depilazione va quindi di pari passo con un tema che è diventato molto popolare negli ultimi anni e che è stato riassunto in una parola nuova, ma estremamente efficace: body positivity.

Si tratta di un atteggiamento positivo e di accettazione nei confronti del proprio corpo, che andrà curato più che nascosto, celebrato più che mortificato, amato più che odiato perché non corrispondente a certi canoni.

Per quanto sia apprezzabilissimo l’intento di affermare la libertà delle donne di non depilarsi, in realtà la body positivity dovrebbe passare attraverso la totale libertà di fare quello che si vuole del proprio corpo fino a che questo non vada a lederne la salute generale.

Che ci si voglia depilare o no, che si voglia aderire al Januhairy o no, si tratta sempre e soltanto di scelte personali che non dovrebbero riguardare nessun altro che le donne coinvolte e, al limite, i loro partner.

Le star non depilate

Nel mese di Gennaio Instagram si popola di fotografie e post che ritraggono corpi femminili non depilati e che inneggiano alla difesa dell’ambiente e alla libertà di mostrare il proprio corpo per com’è.

Alcune star però hanno abbracciato la causa “addio ceretta” anche in tempi non sospetti, ben lontani dalla “moda” del Januhairy.

Famosissima è, per esempio, l’abitudine della figlia di Madonna di sfilare sul red carpet con le ascelle pelose. Altra star che in più di un’occasione ha ribadito il proprio diritto a fare quello che le pare con le proprie ascelle è Miley Cyrus, la quale in più di un’occasione ha presenziato a eventi glamour con abiti scollatissimi e peluria ascellare in bella mostra.