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La sua storia aveva commosso tutti e adesso speriamo solo stia meglio e sia finalmente felice.
La immaginiamo immensamente contenta tra le braccia della sua mamma. Si è spenta Beatrice Naso, la bambina dal corpo rigidamente sigillato in un armatura, la piccola creatura dal corpicino prigioniero e immobile, eternamente paralizzato. Vittima di una malattia misteriosa che l’ha colpita a soli 7 mesi, Bea ha combattuto con tutta la sua forza, fino a spegnersi durante la sera di San Valentino. A dedicarle dolci parole ci ha pensato Emma Marrone, molto affezionata alla piccola e profondamente scossa dall’accaduto.
Sono in tanti a piangere la morte della piccola Bea. Tra i tanti, è Emma Marrone a commuoversi di fronte alla tragica notizia. era stata definita “la bambina di pietra”, ma molti non hanno apprezzato. “Bea ha un cuore immenso pieno d’amore, non è affatto una bimba di Pietra”, si era commentato. La piccola di casa Naso aveva solo 8 anni, ma già dai suoi primi mesi di vita era arrivata una diagnosi agghiacciante.
Affetta da una patologia sconosciuta, la piccola viveva con tutte le articolazioni rigide e paralizzate. Ci ha lasciati ieri sera dopo aver lottato per una malattia senza un nome e per la quale non esiste una cura certa.
Le sue parole sono piene d’amore e commozione. “Fai buon viaggio mia piccola Bea… Zia Emma non ti scorderà mai! Grazie per tutto l’amore che mi ha trasmesso”, ha scritto sul suo profilo Instagram.
C’era da aspettarsi un commento così dolce e sincero da parte della cantante. Emma, infatti, era molto affezionata alla piccolina e altrettanto legata a mamma Stefania, venuta a mancare nello scorso mese di agosto a causa di un tumore al cervello.
Questa notizia mi ha spezzato il cuore. Una vita tragica la loro, segnata da un destino crudele e da ostacoli tropo grandi da superare. Eppure adesso non ci resta altro che immaginarle l’una accanto all’altra, finalmente felici ed ed eternamente insieme. Nessuno si dimenticherà mai di loro: sono un esempio di coraggio per tutti noi, un toccante inno alla vita!
Emma non è l’unica artista ad aver dedicato un pensiero dolce e commosso alla piccola Bea.
Come lei, anche Ermal Meta condivide un ricordo vissuto insieme alla bambina. “La piccola Bea è volata in cielo. Forse sentiva troppo la mancanza della madre. Adesso sarà fra le sue braccia amorevoli. Sono stato per poco con te, ma emanavi più vita di tante altre persone. Ciao piccolo angelo, adesso sei una stella”, ha scritto Ermal sui social.
La bambina prigioniera del suo corpo-armatura, Bea Naso, è venuta a mancare nella festa degli innamorati. Adesso siamo certi che abbia raggiunto la sua mamma in Paradiso, dove finalmente si sono riabbracciate. Il suo cuoricino si è fermato e a dare l’annuncio ci ha pensato la zia Sara, sorella della mamma. “Beatrice questa sera è volata via. In questo giorno, dedicato agli innamorati, ha deciso di correre ad abbracciare la sua mamma.
Saperle insieme sarà la nostra forza”, ha commentato.
Sempre la zia Sara Fiorentino, martedì 13 febbraio, ha informato i tantissimi sostenitori circa l’aggravarsi delle condizioni dell’amata nipotina. “Vi aggiorno in maniera molto onesta e sincera: Beatrice è molto grave“, ha dichiarato. Poi aggiunge: “Non ci sono segni di ripresa perché nonostante lei sia molto forte il suo fisico non riesce a reagire. I polmoni sono irrimediabilmente compromessi e ci sono poche possibilità di rimettersi”.
“Quello che conta è che non senta nulla, riposa tranquilla e non soffre”, ha dolcemente raccontato.
Beatrice non muoveva dita e gambe; muoveva gli occhi e nient’altro. Una malattia senza nome la sua e ancora sconosciuta è la cura. “Siamo seguiti in maniera egregia e amorevole all’ospedale Regina Margherita”, aveva raccontato mamma Stefania. I medici hanno spiegato ai genitori che si tratta di un’anomalia genetica mai vista prima.
Una patologia che calcifica tutto ciò che avvolge le articolazioni. Beatrice non poteva piegare il collo, le braccia, i gomiti, le ginocchia, i piedi e neppure le dita.
La madre ha più volte raccontato la sua gravidanza: “assolutamente normale”, l’ha definita. “Nostra figlia è nata in seguito a una gravidanza normale. Nulla faceva presagire la sua malattia”, spiegava la madre. Poi raccontava “Durante i primi due mesi di vita sembrava un po’ più rigida degli altri bimbi, non apriva bene le manine, ma non ci siamo allarmati, perché gli esami non rivelavano nulla di anomalo”.
Poi un fatto tremendamente anomalo ha consentito loro di venire a conoscenza della drammatica diagnosi. “Massaggiandola dopo il bagnetto le si è rotto un polso. E in ospedale, alla prima lastra total-body, si sono accorti delle strane calcificazioni articolari”, ha rivelato la mamma, uccisa da un tumore al cervello a soli 35 anni.
La famiglia Naso ha affrontato la lotta contro la malattia con tanto amore e umiltà, sebbene da sempre perfettamente consapevoli del destino a cui stavano andando incontro.
“La malattia progredisce, sappiamo bene che cosa ci aspetta. Prima o poi Bea si irrigidirà completamente e i polmoni non la faranno più respirare“, confidava dolcemente la mamma. Purtroppo, quel momento così straziante, è arrivato. Ciao piccola Bea, finalmente sarai felice con la tua mamma!