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L’artista tedesca Rebecca Horn è morta all’età di 80 anni. E’ stata la pioniera della body art. Ricordiamola insieme all’interno di questo articolo.
Rebecca Horn, addio all’artista tedesca morta a 80 anni
Rebecca Horn era una scultrice, regista e performance artist tedesca. Pioniera della body art e artista del surrealismo è morta all’età di 80 anni. Ha avuto una lunghissima carriera, fatta di sperimentazioni artistiche che hanno coinvolto anche altri linguaggi delle arti visive, cioè quello plastico e quello cinematografico. La sua arte è arrivata anche in Italia, più precisamente a Napoli, in piazza del Plebiscito, dove è rimasta nota la sua installazione con le “capuzzelle” monumentali.
Rebecca Horn: chi era
Ci ha lasciato all’età di 80 anni l’artista tedesca Rebecca Horn, pioniera della body art. Rebecca è nata a Michelstadt il 24 marzo del 1994, era quindi del segno zodiacale dell’Ariete. E’ stata una scultrice, regista e performance artist. Rebecca ha imparato a disegnare grazie alla sua governante rumena e da allora ne rimase ossessionata, poiché vedeva nel disegno un linguaggio di espressione più libero rispetto alla parola. Dopo la Seconda guerra mondiale, Rebecca aveva raccontato che ovunque andasse si sentiva odiata perché tedesca e proprio in quel periodo il disegno diventò ancora più importante per lei perché non doveva disegnare in tedesco o in qualsiasi altra lingua, doveva solamente disegnare. Nonostante il fatto che i suoi genitore volessero farle studiare Economia, lei si oppose e frequentò l’Accademia di Belle Arti di Amburgo. Solo un anno dopo l’inizio delle lezioni, Rebecca Horn dovette abbandonare per via di un grave avvelenamento ai polmoni. La degenza in ospedale e la morte dei genitori la portarono a isolarsi. Da lì iniziò a creare sculture e strane estensione, e divenne infatti la pioniera della body art. Ma andiamo a vedere adesso insieme quali sono state le sue opere più famose.
Rebecca Horn: le sue opere più famose
Per ricordare l’artista tedesca Rebecca Horn, vediamo insieme alcune delle sue opere più famose:
- “Arm Extension” (1968): opera che ha dato il via al suo grande successo. La protagonista di questa performance è una donna, interamente fasciata da delle bende di colore rosso. La donna utilizza due estensioni applicate alle braccia per mantenersi in equilibrio.
- “Unicorn” (1970): senza dubbio una delle opere più famose della Horn. La donna protagonista cammina verso un campo con delle estensioni corporee allacciate al corpo che le consentono di sentire veramente la natura.
- “Pencil Mask” (1972): qui le estensioni corporee sono applicate sul volto, al fine di creare l’illusione di una gabbia, con l’aggiunta di matite verticali.
- “Finger Gloves” (1972): qui le estensioni sono dei guanti prolungati, attaccati alle punte delle dita.
- “Piccoli Spiriti Blu” (1999): installazione realizzata a Torino, attorno alla Chiesa di Santa Maria del Monte dei Cappuccini. Intorno alla struttura la Horn ha posizionato degli anelli luminosi che sembrano proprio piccoli spiriti blu.
- “Spirits” (2005): oggi si trova al Museo Madre di Napoli. Realizzata con un calco di un teschio del Cimitero delle Fontanelle di Napoli. Il teschio è illuminato con una luce neon.