Gli additivi alimentari sono sostanze presenti negli alimenti affinchè restino freschi più a lungo a seguito del processo di raffinamento, stoccaggio, distribuzione, ecc. Questo però, non li rende più sani poichè vengono arricchiti da quelli che comunemente conosciamo come conservanti., che aggiungono ai nostri alimenti microorganismi nocivi per la salute.
Ne è un esempio il conservante E 102 (tartrazina) utilizzato nella senape e delle marmellate e che, in dosi elevate, può provocare effetti dannosi a lungo termine.
L’amido modificato E 1404, E 1440 e E 1420 è un conservante usato per preservare i prodotti a base di carne, ma che aumenta il rischio di cancro al colon perchè agisce sui processi di decomposizione.
I benzoati E 210, E 211, E 212, l’acido borico e i suoi sali, E 284-285, accompagnano,invece, i prodotti lattiero-caseari,e sono molto dannosi poichè vanno ad inficiare il trasporto dell’ossigeno nei nostri vasi sanguigni.
I conservanti quindi, riducendo la presenza delle vitamine, danneggiano il nostro sistema immunitario. I dolcificanti di sintesi come l’E 954 e i coloranti, come il caramello E 150, rendono perfino il miele un alimento nocivo.
E’ bene dunque essere pienamente coscienti del rischio a cui si va incontro quando parliamo di alimenti, soprattutto quelli che subiscono immani fasi di stoccaggio e trasformazione, e che provengono principalmente dalle grandi multinazionali. Per questo motivo, da qualche tempo, sta prendendo sempre più piede l’abitudine di affidarsi ad una dieta biologica, vegetariana o vegana, grazie anche ai diversi canali d’informazione che hanno permesso la diffusione sempre maggiore di notizie a riguardo, mettendo in guardia il consumatore rispetto ai cosiddetti “cibi spazzatura” e non solo, ed educandolo alla scelta di una dieta alimentare che miri soprattutto all’integrità biologica del prodotto.