Chi era Adolphe Sax: tutto sull’inventore del sassofono

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Eredita la passione per la musica dal padre e come lui lavora con gli strumenti musicali.

Un giorno però si manifesta il genio che lo porta a realizzare uno degli strumenti più amati al mondo: il sassofono. 

Chi era Adolphe Sax

Antoine-Joseph Sax, noto come Adolphe (Dinant, 6 novembre 1814 – Parigi, 7 febbraio 1894), è stato un inventore di strumenti musicali. Cresce in Belgio insieme alla numerosa famiglia composta da 11 figli, la madre e il padre costruttore di flauti e clarinetti. Da lui riceve la passione per questo settore iniziando quindi a realizzare i primi oggetti a soli sedici anni e iscrivendosi al Conservatorio Reale di Bruxelles.

Nel 1844 Adolphe elabora quella che viene definita “legge acustica”, su cui lavora per numerosi anni della sua vita, che afferma:

“il timbro di un suono è determinato dalle proporzioni della colonna d’aria e non dal materiale del corpo che la contiene.”

Sebbene gli serva del tempo per arrivare a questo pensiero già a vent anni realizza il suo primo strumento: un clarinetto basso. 

Adolphe Sax e l’invenzione del sassofono

Si trasferisce a Parigi e qui prosegue con i suoi lavori, soffermandosi in particolar modo sugli ottoni comprendendo il vantaggio che i suoi strumenti hanno rispetto agli altri presenti all’epoca. Realizza sette diverse taglie e sviluppa anche progetti nella famiglia di trombe e tube. Il suo obiettivo è guadagnarsi il mercato delle bande militari, grandi clienti da cui ottiene fiducia in seguito ad uno scontro tra bande con i suoi strumenti e quelli tradizionali.

A conferirgli grande notorietà è però l’invenzione del sassofono, uno strumento ibrido a metà tra la famiglia dei legni, per la sua flessibilità, e quella degli ottoni per il suono che emana. Lo strumento viene inizialmente pensato per le bande o le orchestre con modifiche che gli permettono di inserirsi nell’ambiente adeguatamente.

Adolphe Sax tra successi e scontri

Adolphe diventa quindi anche il primo insegnante di sassofono al Conservatorio Superiore di Parigi diffondendo la conoscenza di questo strumento anche nel resto d’Europa.

In Italia per esempio il primo a portare il sax al Conservatorio di Bologna è Gioachino Rossini.

A questa attività si aggiunge anche quella di riorganizzatore di bande militari, esecutore e compositore di brani ma anche editore. Nel suo ambiente a volte è difficile riuscire ad ottenere rispetto, sono numerosi infatti i colleghi che provano a boicottarlo e portarlo alla bancarotta.