Alberta Ferretti lascia la direzione creativa del suo brand

Tag: moda
Condividi

Alberta Ferretti, icona della moda italiana, lascia la direzione creativa della maison che porta il suo nome.

Dopo 43 anni di successi e innovazioni, la stilista si prepara a dare vita a un nuovo capitolo.

Alberta Ferretti lascia la direzione creativa della maison dopo 43 anni

Si chiude un’epoca nel mondo della moda con l’addio di Alberta Ferretti alla direzione creativa della sua maison. Il 24 settembre 2024, il CdA di Aeffe ha annunciato ufficialmente che la stilista, pur rimanendo nel board del gruppo, non guiderà più il brand che ha fondato nel 1980.

Con emozione, la stilista ha dichiarato: “Sono passati 43 anni dalla mia prima sfilata… credo che a questo punto della mia carriera sia una scelta giusta e consapevole quella di aprire la strada a un nuovo capitolo creativo“. La recente sfilata della collezione Primavera/Estate 2025, alla Milano Fashion Week, è stata così non solo una celebrazione della moda, ma anche un toccante saluto a una figura simbolo dell’eleganza e della femminilità italiana.

La carriera di Alberta Ferretti: dai primi passi ai grandi successi

Nata il 2 maggio 1950 a Gradara, Alberta Ferretti ha iniziato la sua carriera nel 1968 aprendo il suo primo negozio, il Jolly Shop. La sua passione per la moda e il suo talento innato l’hanno portata a presentare la sua prima collezione nel 1974 e a fondare l’azienda Aeffe con il fratello Massimo nel 1980. Ferretti è diventata rapidamente una figura di riferimento nel panorama della moda internazionale, rivoluzionando il concetto di abito da sera e rendendolo più accessibile e versatile.

Ha collaborato con nomi celebri come Franco Moschino e Jean-Paul Gaultier, e le sue creazioni sono state indossate da star di fama mondiale, tra cui Sandra Bullock e Dua Lipa. Tra le sue creazioni più iconiche spicca l’abito sottoveste, simbolo degli anni Novanta. Nel 1999, ha acquisito la maggioranza del marchio Moschino, consolidando così il gruppo Aeffe nel settore del lusso. Le sue boutique, presenti in città come Milano, Parigi e New York, hanno consolidato il suo status di ambasciatrice della moda italiana nel mondo.

Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, si distinguono il titolo di Cavaliere del lavoro e il Premio alla Carriera assegnato dal Comune di Roma. Nonostante il suo addio alla direzione creativa, la stilista italiana rimane un pilastro della moda, pronta a tramandare un’eredità duratura e a dare spazio a nuove idee nel suo brand.