Alberto Stasi è stato scarcerato, se volete sapere perchè andate su un altro blog (questo ad esempio), visto che non è materia che mi compete.
E' una grande notizia, non perchè mi interessi sapere se Stasi è veramente colpevole, ma perchè, come scrivevo giorni fa, finalmente si potrà iniziare il vero processo: in Procura si dicono troppe bazzecole.
Bruno Vespa la bicicletta incriminata ce l'ha veramente, e l'ha portata in studio in una delle scorse puntate: quella in mano ai Ris è una brutta copia acquistata in un negozietto di Garlasco, oltretutto per pura invidia. Il comandante dei Ris Luciano Garofano non capisce una pippa di omicidi, sarà pure uno che smanetta bene con tutti quegli strumenti dalla luce blu, sarà pure uno che ci dà dentro con le pinzette e le bustine di plastica, però non potrà mai risolvere un caso.
Per queste cose difficili c'è Francesco Bruno, che senza nemmeno avere sotto mano le prove, semplicemente leggendo i giornali, fa un profilo del killer e ne indica anche il nome. Lui, forse non lo sapete, è il quindicesimo eroe di Heroes, quello che stando seduto su una sedia – bianca -, stringendo gli occhi, vede in faccia gli assassini. Non solo, ha anche i poteri dei Precog. Un vero supereroe.
E così, con Stasi indagato a piede libero il divertimento si moltiplica.
Già, perchè con Alberto in carcere i giornalisti non possono vestirsi da Rambo improvvisando imboscate sotto casa Poggi o sotto casa Stasi, il bello va in scena solo nei corridoi del tribunale e in quelli del carcere. Come fa a lavorare, in queste terribili condizioni, la Alessandra Rolla di turno? Deve stare tutto il giorno fuori dal carcere cercando di intervistare il parroco che è appena andato a visitare il killer.
Eddai, il cappellano è un personaggio di serie b.
Certo, c'è anche Enrico Mentana, come dimenticarsene. Anche lui ci darà dentro di brutto, con una sola differenza: mentre Vespa fa tutto alla luce del giorno, con biciclette in studio e plastici ipertecnologici fatti di materiale ultraleggero (come quello dei migliori cellulari o occhiali), Mentana fa le puntate con la maschera in volto.
Lo ha già fatto una volta, invitando il procuratore Alfonso Lauro, con il quale ha parlato di accanimento mediatico cartaceo attraverso un esperimento di accanimento televisivo.
Un genio, tanto che nessuno se n'è accorto. Ma proprio nessuno nessuno vè.
Vespa in questo momento ha perso i sensi, Mentana ha aperto il dizionario dei sinonimi e dei contrari per trovare i termini da utilizzare nella prossima puntata.
Gli ospiti sono tutti pronti, stanno provando il volto triste davanti allo specchio.
I telespettatori sono in fibrillazione: chissenefrega dell'ex Birmania, Garlasco è 'na roba che mi stuzzica di brutto. I più sagaci sono già dietro le telecamere presenti a Garlasco.