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Alessandro Borghi, famoso attore italiano, è incappato in una truffa architettata attraverso un sito inglese che si occupa di rivendita di biglietti. Dopo essersi accorto di aver perso i propri soldi, Borghi ha lanciato una vera e propria crociata contro Viagogo.
Alessandro Borghi: “Cancellate la app”
Capita a tutti di voler acquistare biglietti di seconda mano per un evento sportivo e di spettacolo: in genere lo si fa quando i biglietti messi in vendita per un evento sono già andati esauriti oppure si è aspettato troppo prima di acquistarli.
Il problema è che talvolta, nell’affidarsi appunto ai “rivenditori di seconda mano” fisici o digitali, si incappa in spiacevolissime sorprese. Ad Alessandro Borghi è successo esattamente così: l’attore ha affermato di essere stato truffato durante l’acquisto di alcuni biglietti.
Pur non specificando quando sia avvenuta la truffa e quali biglietti ha tentato di acquistare, l’attore ha fatto un discorso generale su Viagogo, la piattaforma attraverso cui ha effettuato (o ha tentato di effettuare) il suo acquisto.
In questi giorni ho subito una truffa attraverso un sito che si chiama Viagogo e che si occupa della vendita di biglietti on line per concerti ed eventi sportivi. Sono dei truffatori. Tenetevi lontano da questa roba, e Viagogo cancellatelo.
Alessandro Borghi passerà alle vie legali
Alessandro Borghi ha deciso di utilizzare i social per informare tutti i propri follower e aiutarli a prevenire truffe come quella che ha dovuto subire lui, ma è anche consapevole che una denuncia informale non servirà a molto.
L’attore ha quindi deciso di passare alle vie legali per avere giustizia del sito web truffaldino. Se si fosse informato prima, però, Alessandro Borghi avrebbe scoperto che Viagogo è un’azienda che è già stata messa nel mirino dei giudici a causa di un modello di business praticamente inaccettabile.
Perché Viagogo è una truffa?
Viagogo è stata fondata nel 2006 da un imprenditore britannico. Inizialmente il sito aveva il “nobile” scopo di fornire agli appassionati di sport una piattaforma efficiente e sicura per rivendere i biglietti delle partite alle quali non potevano più assistere. Questo modello di business è stato lanciato prima in Inghilterra e successivamente in Australia grazie alla partership con squadre famosissime di calcio (Manchester United, Chelsea, Richmond) e diversi altri sport.
Già nel 2013 però una ricerca commissionata dalla stessa Viagogo ha dimostrato che i sudditi di sua maestà avevano già perso 50 milioni di sterline a causa di frodi messe a segno attraverso la piattaforma nel solo 2012, e 500.000 australiani erano stati raggirati alla stessa maniera.
A parte le truffe che non sono sotto la diretta responsabilità della piattaforma, Viagogo è finita nell’occhio del ciclone per aver gonfiato in maniera spropositata i prezzi dei biglietti e inoltre non segnala agli utenti della piattaforma l’ammontare delle tasse che saranno tenuti a pagare su ogni acquisto e che fanno quasi raddoppiare i prezzi dei biglietti.
Un altro fatto clamoroso è stata la vendita dei biglietti per le date tedesche del Tour dei Thak That del 2011: coloro che avevano acquistato i biglietti tramite Viagogo non avevano potuto accedere all’area del concerto perché si era già raggiunta la capienza massima.