Scopri il cortometraggio di Alessandro Parrello, Eroi Vestiti di Bianco.
Argomenti trattati
Alessandro Parrello, regista e attore di talento, torna a far parlare di sé con il suo nuovo cortometraggio “Gli eroi vestiti di bianco”. Questo progetto, realizzato in collaborazione con Cortinametraggio e la Guardia Costiera, segna un’importante celebrazione: i 160 anni dalla fondazione del Corpo. La narrazione si snoda tra epica e intimità, intrecciando azione, storia e romanticismo, per rendere omaggio a chi ogni giorno si dedica a salvare vite in mare.
Il cortometraggio di Parrello non è solo un tributo, ma un racconto che attraversa due epoche: il 1865, anno di nascita delle Capitanerie di Porto, e il 2025, con le sfide contemporanee della Guardia Costiera. La storia si concentra su un padre e una figlia, esplorando il significato di famiglia e dedizione. “Raccontare questa realtà è stato un privilegio”, afferma Parrello, sottolineando l’importanza di narrare storie che parlano di sacrificio e coraggio.
La realizzazione di “Gli eroi vestiti di bianco” ha richiesto un intenso lavoro di ricerca. Parrello ha approfondito la storia della Guardia Costiera, immergendosi in volumi storici e documentandosi sui costumi e le tecnologie dell’epoca. Ogni dettaglio è stato curato con precisione, dalla ricostruzione delle location all’utilizzo di un gozzo restaurato, simbolo di autenticità. “Ho cercato di fondere azione, intrattenimento e racconto storico”, spiega il regista, evidenziando la libertà creativa che ha avuto durante il processo.
Il cast del cortometraggio è composto da attori di grande talento, scelti con attenzione da Parrello. Marco Bonini, Antonio Catania e Barbara Venturato portano sullo schermo personaggi che incarnano i valori della Guardia Costiera. “Ho voluto attori che potessero trasmettere la dedizione e il coraggio di questi uomini e donne”, afferma il regista, che ha anche deciso di recitare nel cortometraggio, sentendo un forte legame con il suo personaggio.
“Gli eroi vestiti di bianco” non è solo un cortometraggio celebrativo, ma un messaggio di speranza e dedizione. Parrello sottolinea che il lavoro della Guardia Costiera va oltre il salvataggio in mare: si tratta di offrire accoglienza e sostegno a chi ne ha bisogno. Con questo progetto, il regista dimostra ancora una volta la sua capacità di raccontare storie che toccano il cuore e celebrano i valori umani fondamentali.