Con l’avvio della 78 esima edizione della mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, non ci resta che parlare della giuria di quest’anno. A colpire è la presenza di non una, ma bensì tre giurie. Oltre al presidente ci sono 6 giurati, di cui 4 donne. Per la prima volta dunque le donne rappresentano la maggioranza. A rappresentare le quote blu, abbiamo il regista e documentarista rumeno Alexander Nanau, che di certo con le sue due nomination all’Oscar fa valere la sua presenza. Scopriamo meglio Alexander Nanau, chi è e come è arrivato ad essere giurato a Venezia 78.
Chi è Alexander Nanau
Alexander è di origine romena, infatti nasce a Bucarest il 18 maggio del 1979, alla sola età di 12 anni, nel 1990, si trasferisce in Germania. Lì compie i suoi studi di regia presso l’Accademia tedesca del cinema e della televisione di Berlino (DFFB). Grazie alla sua bravura ottiene due borse di studio e così prosegue gli studi per diventare regista.
I documentari sono la sua specialità e passione. Debutta nel mondo della regia nel 2010 con il documentario The World According to Ion B. Prosegue nel 2014 con Toto and His Sisters; mentre nel 2017 è direttore della fotografia per il documentario girato in Afghanistan: Nothingwood, con regista Sonia Kronlund.
Nel 2020 arriva il grande successo con Collective (Colectiv). Il film è un documentario d’inchiesta che riporta le circostanze avvenute attorno l’incendio del Colectiv e le sue conseguenze politiche. Il film, di cui Alexander è regista, sceneggiatore, produttore, direttore fotografico, ottiene due nomine all’Oscar. Così Collective non solo viene candidato come miglior documentario e miglior film internazionale; ma è anche il primo film di rappresentanza romena, ai premi Oscar.
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Collective fu presentato, fuori concorso, in anteprima il 4 settembre 2019 alla 76esima edizione Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Ora Alexander Nanau, proprio grazie a questo documentario, si trova invece dall’altra parte partecipando a Venezia78 in veste di giudice.