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Alfonso Signorini, ospite a Matrix, ha raccontato una parte molto dolorosa della sua vita.
Il direttore di Chi ha parlato della malattia che l’ha colpito e di come si è sentito perso. Fortunatamente, l’opinionista del Grande Fratello Vip sembra sia guarito e, durante l’intervista, racconta anche quali erano i sogni della sua infanzia.
Alfonso Signorini siamo abituati a vederlo con il sorriso, o al massimo con un piglio ironico, pronto a sotterrare chiunque si renda responsabile di qualcosa che non gli va a genio.
Nella scorsa edizione del Grande Fratello Vip, lo abbiamo visto attaccare Giulia De Lellis in modo terribile, solo per una frase, certo poco felice, ma niente di così scandaloso. Ricordate? Giulietta aveva semplicemente detto: “Se sono in discoteca non fumo e non bevo da bicchieri di altri”. Alla fine del reality però, Alfonso ha avuto modo di conoscere meglio l’ex fidanzata di Andrea Damante e ha potuto ricredersi. Signorini, ha rilasciato una lunga intervista a Matrix,in cui ha raccontato come ha scoperto la sua malattia e come ha superato lo shock.
Il direttore di Chi ammette: “Il 23 dicembre ero in diretta a Kalispera!. C’erano ospiti Christian De Sica e Sabrina Ferilli e non smettevo di sudare. A mezzanotte avevo 40 di febbre. Terminai la serata e andai al pronto soccorso del San Raffaele. Mi fecero gli esami, mi diedero un antipiretico e mi mandarono a casa. La mattina dopo, vigilia di Natale, mi chiamarono e mi dissero: ‘Lei ha una leucemia mieloide, non si muova, ci vediamo il 27 per iniziare le cure'”.
Dagli occhi di Alfonso e dalla sua voce commossa, traspare ancora la paura di quel lontano dicembre 2011. Il giornalista ammette che, in un primo momento, non disse a nessuno della malattia e che iniziò le cure da solo. Signorini rivela: “Non volevo leggere la preoccupazione negli occhi della persona che mi stava accanto. Quando ero in ospedale, con un ago nel braccio, ho pensato che forse non ce l’avrei fatta”.
Un uomo che, a tratti, appare superficiale, ma che ha avuto una forza incredibile, che gli ha permesso di sconfiggere la leucemia. Alfonso non nasconde che la fede lo ha aiutato molto.
Alfonso Signorini affronta poi un tema completamente diverso: la sua infanzia. Il direttore di Chi non ha mai avuto peli sulla lingua e ha ammesso candidamente che da piccolino aveva delle aspettative un tantino diverso.
Alfonso dichiara: “Da piccolo volevo fare l’astronauta, avevo bisogno di evadere. Passavo le ore a guardare le stelle. Ma mia sorella mi disse: ‘Guarda che nessun uomo è andato sulla luna’ […] Mi piaceva ascoltare. E ho ascoltato talmente tanto che sono diventato sordo. E ora porto l’apparecchio”. Signorini, a questo punto, fa un gesto inaspettato e mostra al pubblico il suo apparecchio acustico. Oggi che non fa l’astronauta, cambierebbe mai lavoro? Assolutamente no, il direttore ammette: “Non lascerei la direzione di ‘Chi’ per nulla al mondo.
Mi considero un ‘sarto’ del giornalismo perché taglio a mano tutte le foto che vedete in pagina”. Un lavoro che Alfonso svolge da tantissimi anni e in maniera impeccabile. Non possiamo che essere contenti che sia riuscito a sconfiggere la leucemia, del quale è diventato la figura di spicco nelle campagne di ricerca e di sensibilizzazione.