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Cos’è l’alimentazione intuitiva e quali sono le regole fondamentali per iniziare a seguirla.
Dalla colazione alla cena, il cibo deve essere sano e rispettare le esigenze del corpo.
Una delle nuove tendenze welness del 2021 è l’alimentazione intuitiva. Non si tratta di una dieta dimagrante bensì di un nuovo modo per affrontare il rapporto con il cibo. Sempre più spesso ci si sottopone a diete dimagranti che vanno alla moda, ossessionati dalla forma fisica e dal peso. Questo, se portato all’estremo e a lungo andare, potrebbe creare problemi a livello psicologico e con il proprio corpo.
Mangiare bene significa come prima cosa stare bene con sé stessi.
L’alimentazione intuitiva non propone regole stringenti e asfissianti come la dieta dimagrante. Infatti si parla di intuitive eating per raggiungere un modo di mangiare più semplice e intuitivo e che quindi risponda alle reali esigenze del nostro corpo. È fondamentale quindi imparare ad ascoltare quello che ci chiede il nostro corpo: le sensazioni di fame e di sazietà vanno rispettati perché sono dei segnali importanti.
La regola fondamentale è ascoltare ciò che dice il proprio corpo: mangiare quando si ha fame, smettere quando si è sazi. Inoltre è importante mangiare piatti sani, che contengano i giusti nutrienti necessari per il nostro organismo: verdura e frutta in particolar modo, che forniscono vitamine, acqua e sali minerali.
Una corretta idratazione inoltre favorisce anche il benessere del nostro sistema immunitario. Per quanto riguarda le porzioni da fare, non ci sono delle grammature fisse da rispettare: il tutto dipende dalle esigenze personali e dalle abitudini. Ad esempio per gli sportivi è meglio prediligere una maggiore fonte di carboidrati. Alimentazione intuitiva non significa mangiare sempre, ad ogni ora, ma rispettare e comprendere la fame per capire quando assumere cibi.
Organizzare la propria alimentazione intuitiva ogni giorno è molto semplice.
Per quanto riguarda la colazione, bisogna innanzitutto chiedersi quali attività si svolgeranno durante la giornata e calibrare l’assunzione di grassi, carboidrati o proteine in base a quello. Durante i pasti principali è fondamentale inserire una parte di carboidrati (pane, pasta, riso, patate ecc.); una di proteine (latticini, carne, pesce, legumi ecc.) e una di verdure, che siano esse crude o cotte. Provare poi a variare è importante per capire cosa cambiare, seguendo il senso di fame o sazietà.
La merenda o spuntino, preferibilmente da fare con un frutto, può essere equilibrata a seconda delle esigenze: magari a metà mattina non si ha fame, quindi meglio farla di pomeriggio o viceversa.