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L’alloro, perfino chiamato “benedizione di dio“, è una foglia dalle proprietà benefiche e curative apprezzata sin dall’antichità.
Le proprietà della pianta, a distanza di secoli, continuano ad essere sfruttate per un corretto funzionamento dell’organismo ma anche in caso di particolari evenienze.
La pianta è spesso utilizzata per insaporire i piatti ma è anche alla base di una delle tisane più efficaci per una corretta digestione.
Tra le sostanze che rendono l’alloro particolarmente ricco di benefici vi sono l’eugenolo e limonene che potenziano le proprietà anticancro della pianta.
Ma l’alloro contiene anche una carrellata di vitamine importantissime. Ha un elevato quantitativo di vitamina C, che innalza le barriere del sistema immunitario. Contiene anche la vitamina A, che contribuisce al miglioramento della vista e soprattutto al mantenimento dell’elasticità della pelle.
Infine, nell’alloro troviamo anche vitamina B che regola il metabolismo, gli enzimi presenti nel sangue e migliora il funzionamento del sistema nervoso. La pianta contiene inoltre innumerevoli sali minerali come: rame, calcio, ferro, magnesio e potassio.
I sali minerali contenuti nell’alloro si rivelano funzionali alla regolazione della pressione sanguigna. Nello specifico, il ferro aiuta la produzione dei globuli rossi presenti nel nostro organismo. Assumere l’alloro permette di garantire all’organismo un’elevata difese immunitaria abbassando notevolmente il rischio di incombere in malattie stagionali. In generale, potenzia il sistema immunitario su più versanti oltre che agire in maniera contribuendo ai miglioramenti sopra menzionati.
L’alloro, se assunto, purifica anche l’apparato digerente facilitando la digestione e proteggendo lo stomaco.
Proprio per l’effetto di migliorare la digestione l’alloro viene utilizzato come ingrediente base di una popolare tisana digestiva a cui viene aggiunta anche la scorza del limone.
I due ingredienti vengono fatti bollire in acqua fino a quando non disperdono colore e sostanze benefiche. L’antica tisana è chiamata con nomi diversi da “Canarino” ad “Acqua ugghiuta ca scorza a lumia e a fogghia ri alloru” (in Sicilia) e nella sua versione bollente facilita la digestione. Anche d’estate, fredda, è apprezzata in quanto dissetante.
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