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L’alluce valgo è un disturbo largamente diffuso soprattutto nella popolazione femminile.
È dovuto alla deformazione interna del primo dito del piede, l’alluce. Questa deformazione si manifesta con lo spostamento progressivo dell’alluce verso l’illice, il secondo dito del piede, che a sua volta tende a deviare dal proprio asse, portandosi dietro anche le altre dita. Quali sono le cause e i rimedi più comuni contro l’alluce valgo?
L’alluce valgo è una delle patologie più diffuse del piede, soprattutto nelle donne.
Si tratta di una deviazione laterale dell’alluce che, inclinandosi progressivamente verso le altre dita, determina a catena una deviazione anche di tutte queste. Contemporaneamente a questa deviazione, si viene a formare una sporgenza ossea sul lato dell’alluce, comunemente nota come “cipolla”. Da questi problemi, deriva spesso la difficoltà di trovare una calzatura idonea. L’alluce valgo, a lungo andare, nel conflitto con la calzatura, può portare all’insorgenza di una borsite dolorosa.
Si tratta di una patologia essenzialmente femminile, che nella maggior parte dei casi insorge dopo i 40 anni di età, anche se il sesso maschile non ne è completamente esente.
Le cause della formazione dell’alluce valgo possono essere fondamentalmente di due tipi. Nell’alluce valgo definito primitivo, la causa è genetica. Questa patologia non è riconducibile ad altre cause evidenti, ma si forma negli anni ripresentando un difetto che spesso è già presente in famiglia.
Nell’alluce valgo secondario, invece, questa patologia può derivare da cause acquisite. Tra queste possiamo citare le malattie autoimmunitarie (es. artrite reumatoide), degenerative (es. piede pronato post-menopausa), post – traumatiche oppure la presenza di uno scorretto asse del retropiede con calcagno valgo e pronazione sotto astragalica.
A differenza di quanto spesso si possa pensare, non è il tipo di calzatura indossata a determinare l’alluce valgo o il suo peggioramento.
È possibile alleviare i dolori legati all’alluce valgo con un trattamento conservativo che, pur alleviando la sintomatologia a carico del piede, non cura completamente il problema.
Tra i principali rimedi possiamo citare:
In caso di sintomi gravi e di uno stadio piuttosto avanzato della patologia, la soluzione più efficace è il trattamento chirurgico.
In base al tipo di paziente si può scegliere tra diverse tecniche chirurgiche: alcune agiscono sull’osso, altre sui tessuti molli. Il tipo di intervento a cui si ricorre più frequentemente è l’osteotomia o percutanea. Questa tecnica chirurgica prevede l’esecuzione di alcuni tagli sull’osso praticati per permettere la correzione della deviazione.
Altre tecniche chirurgiche contemplate sono l’artrodesi e l’artroplastica di resezione.