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Alois Alzheimer è diventato noto grazie ai suoi studi sulla nota malattia che porta il suo nome. Scopriamo il percorso del medico e psichiatra tedesco esperto in demenza senile.
Chi era Alois Alzheimer
Aloysius Alois Alzheimer (Marktbreit, 14 giugno 1864 – Breslavia, 19 dicembre 1915) è stato uno psichiatra tedesco. Cresce con il padre Eduard, un notaio, e la sua seconda moglie Therese felice e spensierato. Viene educato secondo la dottrina cattolica in una scuola di Marktbreit per poi essere trasferito ad Aschaffenburg per il ginnasio.
Insieme a lui si trasferisce anche il resto della famiglia, compresi i cinque fratelli nati dopo di lui. Dopo aver ottenuto il diploma nel 1883 decide di avvicinarsi alla medicina, data la sua spiccata predisposizione verso le materie scientifiche. Si iscrive dunque alla Regia Università Federico Guglielmo di Berlino, considerata una delle facoltà più prestigiose del settore.
Alois Alzheimer e l’inizio del percorso
Ottenuta la laurea decide di accettare il ruolo di assistente nella Clinica Psichiatrica di Francoforte lavorando con i più grandi esperti del settore come Emil Sioli. Insieme al suo capo e a Franz Nissl rivoluzionano la clinica attraverso l’introduzione del principio no-restraint e l’approfondimento delle cause organiche delle malattie mentali.
Alois nel corso degli anni si dedica poi allo studio dell’istopatologia della corteccia cerebrale e l’aterosclerosi cerebrale. Ottiene sempre più successo attraverso i suoi studi e le sue pubblicazioni, estremamente varie tra loro. Particolarmente noto per esempio è “Un criminale nato” in cui racconta di un paziente con un disturbo mentale degenerativo ereditario.
Le importanti scoperte di Alois Alzheimer
Si avvicina poi allo studio della demenza senile pubblicando diversi articoli insieme al collega Nissl sulle condizioni e patologie del cervello. Con l’arrivo del nuovo secolo cambiano molte cose della sua vita. La morte della moglie lo porta a lasciare Francoforte e trasferirsi prima a Heidelberg e successivamente a Monaco di Baviera dove ha modo di proseguire le sue ricerche. Nel frattempo diventa anche libero docente di psichiatria e primario dirigente della clinica di Kraepelin.
Nel 1901 Augusta Deter si presenta presso la sua clinica non sapendo che avrebbe cambiato la vita del medico. Il suo caso si rivela infatti fondamentale per Alois che chiede alla donna di documentare attentamente le sue giornate caratterizzate da allucinazioni, perdita di memoria e violenza. Dopo diversi anni di studio scopre quindi una nuova forma di demenza che verrà appunto chiamata malattia di Alzheimer.