Chi era Alvar Aalto: storia dell’architetto finlandese

Con una vita di successi nel mondo lavorativo Alvar Aalto ha segnato la storia dell'architettura.

Inserendosi tra le figure più importanti dell’architettura moderna, Alvar Aalto ha lasciato un patrimonio architettonico unico ed inimitabile.

Chi era Alvar Aalto

Hugo Alvar Henrik Aalto (Kuortane, 3 febbraio 1898 – Helsinki, 11 maggio 1976) è stato un architetto e designer finlandese. Cresce con il padre ingegnere e la madre postina che gli offrono un’infanzia serena e benestante. Dei genitori eredita rispettivamente eleganza e creatività che lo portano a costruire una personalità interessante.

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Si trasferiscono giusto in tempo per l’inizio del percorso educativo di Alvar che nella nuova cittadina scopre la passione per l’ambiente umanistico. Scopre di essere interessato all’architettura e il disegno così decide di frequentare l’Istituto di Tecnologia di Helsinki dove mostra il suo talento laureandosi con lode in architettura.

Gli inizi della carriera nell’architettura

Terminati gli studi si iscrive quindi all’ordine degli architetti e inizia a lavorare per poco tempo a servizio di Arvid Bjerke per poi aprire uno studio proprio. I suoi progetti iniziano ad avere uno stile definito ma alle creazioni importanti affianca ugualmente la realizzazione di unità abitative.

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La carriera prosegue bene per Aalto che vince il premio della Cooperativa dell’Agricoltura del Sud-Ovest di Finlandia – Aino che lo porta a trasferire il suo studio in una nuova città. La scelta sembra mostrarsi vincente per il suo lavoro sempre più richiesto che gli permette anche di inserirsi pian piano nella scena architettonica internazionale. Conosce e instaura amicizie con alcuni dei suoi colleghi più noti tra cui Le Corbusier, Walter Gropius, Karl Moser e Sigfried Giedion.

Il grande successo, i riconoscimenti e premi

Il suo successo cresce ulteriormente quando il Museum of Modern Art di New York decide di organizzare nel 1938 una mostra in suo onore. Segue una serie di riconoscimenti a livello internazionale tra cui la medaglia d’oro assegnatagli dal Royal Institute of British Architects nel 1957 e una laurea ad honorem da parte del Politecnico di Milano.

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Il suo stile non può essere ricondotto ad una formula cristallizzata. Il suo modo di concepire l’architettura è infatti estremamente libero, si lascia ispirare senza entrare in categorie precostituite. Forse anche questo il motivo della grande amicizia con Le Corbusier con il quale si ritrova spesso d’accordo. Aalto è un punto di riferimento unico nell’architettura moderna.

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Scritto da Alessandra Coman

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