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Amedeo Minghi è uno dei cantautori italiani più apprezzati del panorama musicale del Belpaese. Ha avuto alle spalle una grande carriera, affermandosi anche come autore per altri cantanti.
Amedeo Minghi
Il cantautore Amedeo Minghi è nato a Roma il 12 agosto 1947. Sin da giovane appassionato di musica, inizia a creare i primi gruppi musicali per poi passare alla carriera da solista. Nella sua vita ha partecipato più volte al Festival di Sanremo, sia come interprete che come autore: nel 1990 ha conquistato il terzo posto con il brano Vattene amore, diventato molto celebre e cavallo di battaglia di Minghi. Alcune delle sue canzoni più celebri sono: Cantare d’amore, uscita nel 1996; Vita mia nel 1989; I ricordi del cuore, pubblicata nel 1992; Un uomo venuto da lontano, brano uscito nel 1998 e dedicato al papa Giovanni Paolo II e L’immenso, brano del 1986.
Amedeo Minghi malato
Ad aprile 2020 Minghi è stato ricoverato in un’ospedale di Roma, annunciando la notizia con un video su Facebook ma non spiegandone i motivi. Nel video il cantautore afferma:
È un grande piacere ritrovarvi su questa pagina che avete tanto amato. Questa diretta è per scusarmi con voi per aver ritardato così tanto a proseguire il dialogo, interrotto bruscamente. Ma sapete, quelli come me, un po’ da risonanza magnetica, hanno sempre avuto dei problemini e magari cadono in un brutto e triste autolesionismo che guarda caso colpisce le persone che amiamo di più… Quindi, a parte nipoti e figli, ci siete voi.
Nel video postato su Facebook porta la mascherina chirurgica e subito si inizia a vociferare su un’ipotetico contagio da Coronavirus. Amedeo Minghi però smentisce immediatamente, dicendo che la mascherina è per proteggersi dal contagio e anche perché il suo uso è obbligatorio per legge.
Vita privata
Nel 1973 Amedeo Minghi si è unito in matrimonio con Elena Paladino e da lei ha avuto due figlie: Annesa e Alma. Il matrimonio tra Amedeo ed Elena è durato finché la morte di lei, nel 2014, non li ha separati. A proposito della perdita della sua compagna, il cantautore ha dichiarato in un’intervista:
Si resta soli, una solitudine immensa, nonostante la fortuna di avere figli e nipoti. La stanza da letto. Dormirci da solo è difficile, c’è sempre un occhio che va di là nel vuoto. La notte svegliarsi, girarsi e andare a fare una carezza a chi non c’è più. La morte nel sonno è la morte degli angeli. Per chi muore è la migliore. Per chi vive, lo strazio è grande. Nel caso mio, non ha fine. C’è questa cosa sospesa, incomprensibile e inaccettabile. Dopo 40 anni insieme. E adesso? Cosa faccio? Cosa succede? Le mie figlie mi hanno aiutato molto.