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Come spesso accade ai grandi artisti, Amedeo Modigliani, è stato apprezzato forse più a posteriori.
Con il suo stile più arcaico riesce a trovare una linea identificativa lontana dalle correnti contemporanee.
Amedeo Clemente Modigliani (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), è stato un pittore e scultore italiano. Cresce insieme ai fratelli e genitori in una situazione economica non semplice. Dopo la bancarotta delle società agricole del padre è la forza di volontà della madre a salvarli.
La donna riesce a tirare su la famiglia con i ricavi provenienti dalle scuole da lei fondate e occuparsi contemporaneamente dell’istruzione dei figli. Il percorso accademico di Amedeo si interrompe presto per via di gravi problemi di salute iniziati con una febbre tifoide trasformata in tubercolosi. La malattia lo avvicina però all’arte e inizia a disegnare da autodidatta avvicinandosi al movimento dei macchiaioli.
Decide di iscriversi alla “Scuola libera di Nudo” di Firenze nel 1902 e l’anno successivo a Venezia seguendo gli stessi corsi. Decide successivamente di partire per Parigi, culla delle avanguardie. Qui si appassiona ad alcuni lavori, finché non scopre lo stile di Paul Cézanne che lo sconvolge.
Riesce a trovare il suo ricevendo le influenze delle varie correnti contemporanee. Rimane però sempre indipendente e si distingue tra tutti per la sua rapidità nella realizzazione dei ritratti. Oltre alla pittura scopre la scultura e grazie alla stima di un collega riesce a conoscere Constantin Brancusi e il grande Pablo Picasso.
In questo periodo definisce i suoi volti, piatti e caratterizzati da occhi a mandorla e colli lunghi. Crea il suo stile anche nella scrittura ma è costretto a cambiare materiale e abbandonare poi la pratica per via della sua tubercolosi.
A chiedere un suo ritratto sono stati in tanti, soprattutto colleghi del tempo, come il pittore messicano Diego Rivera. Nel 1917 presenta la sua prima vera mostra e qui il pubblico rimane sconvolto per la scelta di presentare dei nudi. La polizia giudica immorale la sua presentazione e gli impone di chiudere la mostra.
Ad essere spregiudicate non sono solo le sue opere, il pubblico considera immorale anche il suo abuso di droghe di alcool. Lui e il circolo di artisti parigini del tempo non facevano altro che si inserirsi in quelle che erano le tendenze del tempo giudicate eccessive.