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Amelia Earhart è stata un’aviatrice statunitense passata alla storia per essere stata la prima donna ad attraversare da sola l’Oceano Atlantico.
Oggi viene ricordata come una vera e propria eroina americana e come una dei più capaci aviatori al mondo.
Amelia Earhart è tutt’oggi ricordata come uno dei più celebrati aviatori al mondo ed è un esempio di coraggio e spirito d’avventura tutto al femminile che ha caratterizzato grandi donne come Sylvia Earle e Alfonsina Strada.
Amelia Earhart nacque il 24 luglio del 1897 nella casa dei nonni ad Atchison, in Kansas in una famiglia benestante di Atchison, ma trascorse gran parte della sua infanzia e dell’adolescenza viaggiando in molte città degli Stati Uniti e del Canada.
Il 28 dicembre 1920, si reca insieme al padre a un raduno e, per il prezzo di un dollaro, per la prima volta sale a bordo di un biplano. Questo suo primo volo come passeggera fu un’esperienza che avrebbe per sempre cambiato la sua vita: «Quando raggiunsi la quota di due o trecento piedi, seppi che dovevo volare».
Dopo aver racimolato i soldi necessari per iniziare a frequentare delle lezioni di volo, Amelia comincia a frequentare le lezioni di Anita Snook, altra pioniera dell’aviazione.
Il 15 maggio 1923 divenne la sedicesima donna al mondo a conseguire il brevetto di pilota. A un anno di distanza acquista il suo primo biplano grazie all’aiuto della madre, con il quale stabilirà il primo dei suoi record femminili: un’altitudine di 14 000 piedi.
La svolta decisiva nella sua carriera di aviatrice arrivò però solo nel 1928: Amelia, con Wilmer Sturz e Louis Gordon, a bordo di un Fokker, fu la prima donna ad attraversare l’Oceano Atlantico.
L’impresa rese Amelia un’eroina nazionale, la nuova “Regina dell’aria”.
Nel 1931 sposò George Putnam, l’edito che aveva pubblicato il libro in cui Lindbergh raccontava la sua impresa aerea. L’anno seguente Amelia riuscì finalmente a realizzare il suo sogno fino in fondo: essere la prima donna ad attraversare in volo l’Atlantico in solitaria.
Il 20 maggio del 1932 partì da Harbour Grace e atterrò a Culmore, in Irlanda del Nord, dopo aver affrontato un volo di quasi quindici ore. L’impresa la consacrò definitivamente: da quel momento in poi Amelia divenne la più nota aviatrice della storia.
Dopo aver compiuto molti voli in solitaria, Amelia Earhart si dedicò completamente a pianificare il suo nuovo grande progetto. Il suo sogno era quello di compiere il giro del mondo seguendo la rotta più lunga, quella equatoriale.
Ad accompagnarla come navigatore ci sarebbe stato Fred Noonan.
Amelia e Fred partirono da Miami il 1 giugno 1937 facendo rotta verso est. Dopo varie tappe e ben 35000 chilometri percorsi, dovevano affrontare l’ultimo volo attraverso l’Oceano Pacifico. Il 2 giugno decollarono da Lae. Le tracce del loro aereo però si persero circa 1000 chilometri dopo e nonostante una mobilitazione senza precedenti di navi e aerei di soccorso, Amelia e Fred Noonan non vennero mai più ritrovati.
Sui possibili fattori che hanno causato la scomparsa di Amelia e Fred sono state avanzate diverse ipotesi, anche parecchio fantasiose. Secondo alcuni, i due, scambiati per spie dai giapponesi, erano stati catturati e uccisi. Secondo un’altra versione Amelia aveva fatto perdere le sue tracce volontariamente, con l’intenzione di ricominciare una nuova vita altrove.
Probabilmente in realtà la causa dell’incidente fu un semplice guasto meccanico, l’esaurimento del carburante o qualche calcolo errato dei due.
La sua tragica scomparsa rimase comunque un mistero, e forse fu anche questo che contribuì a rendere grande il mito dell’aviatrice statunitense.