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Capire quali sono le amicizie tossiche e come riconoscerle non è per niente facile.
Questo tipo di amicizia può turbare molto, sia a livello fisico che mentale. Limita molto, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi individuali, perché l‘amicizia sbagliata può buttare giù e scoraggiare, portando all’arresa. Esistono le amicizie ossessive, cioè quando una persona diventa esageratamente gelosa dei rapporti dell’altra, costringendola a volte ad abbandonarli. C’è da precisare però che va fatta anche un’autoanalisi di se stessi, perché potremmo sbagliare anche noi.
Eliminare queste amicizie non è una forma di egoismo o cattiveria, ma è sopravvivenza. É fondamentale per poter stare bene con se stessi e vivere a pieno tutto ciò che vogliamo fare, anche con altre persone. Quindi, cerchiamo di capire quali sono le amicizie tossiche e come riconoscerle, ma soprattutto come eliminarle.
Succede a tutti prima o poi di far entrare nella propria vita quell’amicizia pesante che rende tutto più stretto.
La maggior parte delle volte, all’inizio dell’amicizia, sembra andare tutto bene e niente sembra andare per il verso sbagliato. Anzi, a volte sembra proprio il rapporto perfetto, ma a lungo andare può rivelarsi fatale.
Il rapporto di amicizia è fatto da due persone. Spesso, una delle due è l’agente attivo, quindi con una personalità forte e che spicca. Invece l’altra persona è l’agente passivo, con una bassa autostima e poca forza di volontà.
Un’amicizia fatta solo da lamentele, gossip negativi o intrighi che danneggiano gli altri sono basi sbagliate su cui costruirla. Ancora peggio se entrano in gioco la rivalità e l’invidia. Nella maggior parte dei casi, quando l’agente attivo ha degli obiettivi o dei sogni e li comunica all’agente passivo, quest’ultimo tende a buttare giù il primo sminuendo quello che ha detto, trovando sempre “il pelo nell’uovo”.
Un altro fattore negativo è la mancanza di comunicazione. Quando due persone hanno un problema, la normalità dice che bisogna parlarne e chiarirsi in modo tranquillo. Nel caso di un rapporto nocivo, la comunicazione manca e si agisce in maniera subdola. Si rischia in questo modo di comunicare all’altra persona i propri pensieri attraverso le classiche frecciatine o battute pesanti.
Come abbiamo anticipato all’inizio, l’autoanalisi è importante.
Spesso non ci si accorge dei propri errori. La colpa risiede proprio nell’accettare i comportamenti sbagliati dell’altra persona. Essere “troppo buoni” può essere un’arma a doppio taglio e a volte fa bene essere più duri. É necessario, quindi, mettere dei paletti e dei limiti. Davanti alle battute sarcastiche e subdole, è bene reagire e non praticare il silenzio. In questi casi, il detto “L’indifferenza è la migliore arma” non funziona quasi mai.
É sbagliato accettare ogni tipo di atteggiamento dell’altra persona solo perché si ha paura di perderla. Bisogna avere coraggio e porre fine a tutto. Certo, inizialmente si cerca di trovare un punto di incontro e di chiarire le cose, ma se la situazione continua bisogna fermare il rapporto. Diventa fondamentale mettere davanti se stessi e prendere dei provvedimenti. Ripetiamo che non è una forma di egoismo, ma che si tratta di buon senso.
Bisogna circondarsi di persone genuine e soprattutto positive, che fanno stare bene e che rendono la vita più leggera e facile. Trovare persone trasmettono dei valori, che danno la forza per raggiungere gli obiettivi e che ci sostengono non è facile, ma non impossibile.