E’ passato quasi un anno dalla sua morte eppure, Mitch Winehouse ancora non si è rassegnato alla perdita di quella figlia dalla voce stupenda, ma dalla vita totalmente disastrata.
Il sessantenne Mitch ha ancora un grande vuoto da colmare dentro di sè, un vuoto che probabilmente non rimepirà mai completamente ed è per questo che cerca ancora di comunicare con la filgia, attraverso semplici sms, pensando che tutto quello che è accaduto in realtà non sia mai successo. Il dolore di un padre, un padre che cerca in ogni modo di mantenere vivo il ricordo di quella figlia così triste e sfortunata dotata di una voce fuori dalla normalità, ma che non l’ha aiutata a sopravvivere in questo mondo così crudele.
Un padre così tanto “innamorato” della filgia che, ancora oggi, non ha avuto il coraggio di disperderne le ceneri. Intanto, nel corso dei mesi, sono saltate fuori nuove ipotesi circa la morte della cantante: secondo alcuni documenti, infatti, Amy sarebbe morta per crisi d’astinenza da alcolici.
Secondo quanto scritto dal padre in un libro di memorie, Amy voleva chiudere la dipendenza dalla bottiglia così come aveva fatto con l’eroina, ma per queste cosec i vuole gradualità e tanta pazienza, mentre Amy ha voluto darci un taglio netto, morendo pur di non ricaderci. Peccato.
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