Chi era André Breton: tutto sull’esponente surrealista

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Fondatore del movimento surrealista e grande osservatore dei cambiamenti nel mondo, André Breton ha saputo indagare il mondo dell’arte e della poesia impegnandosi attivamente per portare qualcosa di nuovo.

Chi era André Breton

André Robert Breton (Tinchebray, 19 febbraio 1896 – Parigi, 28 settembre 1966) è stato un esponente surrealista francese. Cresce solo con i genitori che lo spingono a frequentare un istituto religioso in cui si dimostra essere un alunno diligente. Poi frequenta il College Chaptal di Parigi dove inizia a scoprire la sua passione per la poesia e la scrittura. Pubblica le prime due produzioni sulla rivista della scuola con l’anagramma René Dobrant.

Oltre alla poesia di artisti come Baudelaire o Huysmans scopre anche l’arte figurativa capendo che il suo gusto incontra più facilmente l’arte primitiva rispetto alla rivoluzionaria cubista. Nonostante l’inclinazione umanistica decide di iscriversi alla facoltà di medicina che lo porta poi ad essere chiamato al servizio militare.

La passione per la poesia nonostante tutto

Svolge a Nantes il ruolo di infermiere militare e qui continua il suo approfondimento poetico leggendo Rimbaud e scrivendo qualche riflessione che condivide anche con Apollinaire. Durante il periodo in servizio scrive il suo primo poema “Âge”. Tornato a Parigi inizia a frequentare numerosi artisti e intellettuali e il suo gruppo inizia a farsi riconoscere.

In questo periodo scopre il pensiero dadaista e se ne appassiona tanto da contattare Tristan Tzara per complimentarsi personalmente e aderirvi nel 1920. Molla quindi la facoltà di medicina per accettare un posto in biblioteca che lo porta all’approfondimento di numerosi studi sull’arte.

L’adesione totale al surrealismo e la sperimentazione

In questi anni incontra Simone Kahn della quale si innamora e che decide di sposare. Durante il viaggio di nozze in Austria viene ricevuto da Sigmund Freud che lo introduce ai suoi studi. Discutono di arte, letteratura, sogni e si realizzano esperimenti di scrittura sotto ipnosi e sedute di vario tipo. Influenzato dall’esperienza rende su carta le sue emozioni attraverso la raccolta “Clair de terre” che i critici definiscono come “mistica senza oggetto”.

Tornato a casa rompe definitivamente i rapporti con il dadaismo per avvicinarsi alla nascente corrente del surrealismo. Scrive il primo manifesto insieme ad altri artisti come Crevel o Paul Éluard e successivamente fonda una rivista insieme ai noti artisti René Magritte, Mirò e molti altri. Il gruppo si ingrandisce e trova sempre più artisti disposti ad aderirvi con grand entusiasmo.

Ad un certo punto fugge dalla Francia e viene aiutato da numerosi artisti, in particolare Peggy Guggenheim, a raggiungere New York dove trascorre diversi anni della sua vita. Torna nella sua terra natale parecchio sperdute in quanto il surrealismo è già stato superato e i suoi tentativi per tenerlo in vita si dimostrano vani.