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Una leggenda nel mondo del giornalismo di moda, per anni ha lavorato come direttore artistico per la rivista Vogue Usa: ecco chi era André Leon Talley. L’icona di stile ci ha lasciati a 73 anni, dopo una degenza in ospedale. Conosciuto come paladino della diversità nel mondo della moda (da sempre molto conservatore ed elitista), è stato uno dei primi afroamericani a distinguersi nel suo campo. Nel corso della sua vita è sempre stato una vera e propria forza della natura, sempre alla moda ma mai omologato agli altri.
Chi era André Leon Talley
Nella sua vita è stato un icona di stile, diversità e anticonformismo: ma chi era André Leon Talley? L’uomo nasce il 16 Ottobre del 1949 a Washington, e fin dai primi mesi di vita venne cresciuto dalla nonna. Completò gli studi laureandosi in Letteratura francese alla North Carolina Central University, per poi continuare anche con un master alla Brown University. Della sua giovinezza ricordava spesso gli abusi subiti da piccolo, e le volte in cui gli studenti del campus universitario gli tiravano delle pietre mentre andava a comprare l’ultimo numero di Vogue. Dal momento in cui raggiunse la fama, si distinse sempre sia per le sue caratteristiche fisiche che caratteriali.
Alto 1.98 cm, la sua stazza lo faceva risaltare in qualsiasi luogo si trovasse, soprattutto quando indossava i suoi soliti abiti sgargianti. Caftani completamente dorati, mantelli enormi e dalle fantasie più disparate: il suo stile era assolutamente riconoscibile a metri di distanza. Nell’industria era conosciuto anche come The only one (l’unico) e per definirsi usava il termine Larger than life (più grande della vita stessa). Ostracizzato in quanto uomo nero e gay, André Leon Talley è stato il precursore della diversità nel mondo della moda statunitense, da sempre conservatore ed elitista.
La carriera nel mondo della moda
Nel 1974 si trasferì a New York, dove lavorò come volontario presso il Metropolitan Museum of Art’s Costume Institute. Grazie a questa possibilità riuscì ad avvicinarsi anche al mondo della scrittura giornalistica, e infatti lavorò presso la Interview magazine al fianco di Andy Warhol. Fu in queste occasioni che riuscì ad incontrare anche Karl Lagerfeld e Yves Saint Laurent. Negli anni Ottanta il suo stile esagerato e la sua personalità fuori dalle righe incuriosì Anna Wintour: nel 1983 André Leon Talley iniziò a scrivere per Vogue, per poi diventare il Direttore artistico della rivista nel 1988. Il rapporto con la donna non su fu sempre roseo, e nella sua biografia uscita nel 2003 Talley raccontò come il sodalizio creativo fra i due fosse stato scosso più volto dal carattere eccessivamente duro di Anna Wintour e dalle continue discriminazioni nei suoi confronti.
Nel 1995 iniziò a dirigere l’edizione parigina di W Magazine, dove rimase per tre anni. Dopodiché tornò nel mondo di Vogue, dove curò una delle rubriche più seguite dai lettori. Era un frequentatore assiduo delle Fashion Weeks più importanti del mondo, prime fra tutte New York, Parigi, Londra e Milano. Dal 2010 si è unito alla giuria del talent show America’s Next Top Model. Da sempre pronto ad aumentare la diversità nel mondo della moda, influenzò Vogue e il mondo verso una maggiore apertura nei confronti di stilisti e modelli afroamericani. Nel corso della sua carriera Talley progettò gli outfit di Michelle Obama quando era First Lady, fece da mentore a Naomi Campbell e collaborò più volte con quello che divenne un caro amico: Oscar de la Renta.