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La Francia ha espresso la sua posizione: per i negozi che tengono l’aria condizionata accesa con le porte aperte è prevista una multa.
A seguito dagli ultimi risvolti con la Russia, in termini di interruzioni delle forniture di gas in Europa, il Paese sta cominciando a mettere in pratica una serie di misure preventive per contrastare gli sprechi.
La prima ordinanza emessa riguarda da vicino que negozi che, con l’aria condizionata accesa, terranno aperte anche le porte. La multa può ammontare fino a 750 euro.
In un primo momento, il provvedimento preso si rivolgerà esclusivamente alla città di Parigi.
Dopo, però, sarà esteso a tutta la Francia. Secondo il ministro Agnès Pannier-Runacher, a capo della Transizione Ecologica, lasciare le porte aperte – mentre è accesa l’aria condizionata – si traduce in un consumo maggiore del 20%.
Nel corso di questa prima fase, a Parigi sono esclusi quei locali che dispongono di tavolini all’aperto.
La presentazione di un piano mirato a ridurre il consumo di gas naturale, da parte dell’Unione Europea, si è posto di diminuirne lo spreco almeno del 15% entro il prossimo marzo.
Si tratta di una decisione a cui alcuni Paesi, come Spagna, Portogallo e Grecia, si sarebbero sottratti.
Allo stato attuale, Mosca sta chiudendo poco a poco i rubinetti del gas; il Nord Stream, a partire dalle prossime ore, avrà una operatività inferiore del 20%. L’obiettivo sarebbe quello di evitare di appellarsi ai razionamenti energetici durante l’inverno che verrà. Si tratta di misure preventive che dovrebbero interessare i Paesi coinvolti.
La Francia, attraverso questo provvedimento sui condizionatori, ha di fatto avviato la sua campagna contro gli sprechi di energia.
Le accortezze potrebbero essere utili, di certo non sufficienti ai fini di salvaguardare la propria posizione relativamente al match geopolitico che sta avendo luogo sulla questione del gas.
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