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Arisa è sempre stato un personaggio assolutamente particolare nel panorama della musica leggera italiana. Fuori dagli schemi, bruttina ma non troppo, dotata di una voce fantastica ma “mortificata” dalla critica musicale, Arisa ha sempre sofferto l’idea di non essere presa sul serio dalla critica musicale e dal pubblico televisivo. La sua paura, che si riversa anche sulla sua sicurezza al momento delle esibizioni, l’ha portata a compiere scelte piuttosto discutibili in passato e ad affidarsi a persone sbagliate. Oggi, però, Arisa non ha più paura di finire come Mia Martini: emarginata e sola.
Arisa: dai cartomanti ai libri
Che Arisa avesse una personalità completamente fuori dal comune fu evidente fin dalla sua prima apparizione televisiva: il look anni Cinquanta, i capelli corti e il naso importante sottolineato da un paio di occhiali dalla montatura importante non mettevano in risalto i pregi della sua bellezza, ma di certo contribuirono a costruire un personaggio che le è rimasto appiccicato addosso nonostante il fatto che Arisa abbia fieramente combattuto per evolversi, dal punto di vista personale e professionale.
Oggi la cantante è abbastanza serena e sicura delle proprie potenzialità da riuscire a parlare delle sue paure più grandi, le stesse che durante l’ultimo Sanremo le hanno fatto desiderare di scendere dal palco e sedersi in platea per ascoltare i suoi colleghi.
Sono troppo ingenua e i rubinetti emotivi non li devi tenere sempre aperti. Questo è un lavoro, è giusto mantenere un contegno, non va preso tutto sul piano personale.
L’eccessiva emotività e l’autostima a volte troppo bassa hanno creato degli ostacoli che Arisa si è impegnata a superare con costanza e con grande determinazione nel corso degli anni ma, in passato, è caduta preda di persone senza scrupoli che hanno approfittato delle sue insicurezze:
Una volta [andavo] dai cartomanti, poi dagli psicologi, oggi dai libri. E i libri rispondono sempre. Ho pure speso un sacco di soldi.
“Non finirò come Mia Martini”
Come purtroppo sappiamo, la storia artistica di Mia Martini è stata segnata dalla terribile diceria secondo la quale l’artista portava sfortuna. Lentamente quella spiacevole etichetta divenne completamente inseparabile dalla cantante, che finì con l’essere emarginata dai suoi stessi colleghi e con il lavorare sempre di meno.
La stessa cosa, negli ultimi anni (anche se per motivi completamente differenti) è capitata ad Arisa. Soprattutto in televisione, Arisa è consapevole di godere di poca credibilità dal punto di vista artistico. Quando si è impegnata in qualità di giudice di talent si è resa conto che i ragazzi scelti da lei per formare il suo team venivano regolarmente penalizzati dalle scelte del pubblico. Arisa ha finito con il convincersi che la sua “brutta reputazione” si riversasse anche sui ragazzi che lei stava tentando di lanciare.
Secondo Arisa attualmente la voce più interessante e più artisticamente autorevole nel panorama della musica italiana è quella di Elisa Toffoli, che anche nei talent ha dimostrato di godere di un’immensa stima da parte di professionisti e telespettatori. La maggiore aspirazione di Arisa, oggi, è diventare come lei, e la paura è stata lasciata alle spalle.