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Arnaldo Pomodoro è uno sculture amato in tutto il mondo. Tanto da aver ottenuto una laurea ad honorem dal Trinity College di Dublino e all’Università di Ancona. Scopriamo il suo percorso nel mondo della scultura, segnato dalle famose sfere in bronzo e non solo.
Chi è Arnaldo Pomodoro
Arnaldo Pomodoro, nato a Morciano di Romagna il 23 giugno 1926, è uno scultore italiano. Dopo un percorso di studi come geometra si dedica alla scultura appassionandosene subito. Inizia a lavorare prima sull’oro, poi sull’argento e infine su ferro, legno, cemento decidendo di affidarsi definitivamente al bronzo, materia base delle sue sculture più celebri.
Nel corso degli anni ’60 prende parte al gruppo di artisti milanesi “Continuità” insieme anche a Lucio Fontana. Grazie a loro ha modo di migliorare la sua tecnica e realizzare così alcune delle sue opere di più grande successo, presenti in numerose città del mondo.
I primi anni di Arnaldo Pomodoro
Il suo talento viene riconosciuto anche dalle università di Stanford, California e Berkeley che lo scelgono per diventare professore. Inoltre negli anni diventa direttore del “Centro TAM” per la formazione dei giovani a Pietrarubbia. In questo periodo i suoi prodotti artistici sono dominati da quello che può essere definito “spirito geometrico”.
Tra le opere realizzate si ricordano “La vera perla dei lucidi” e “La Colonna del viaggiatore” e con “Sculture in città” si segna il passaggio di Pomodoro alla scultura volumetrica. Nel 1991 realizza l’opera “Disco Solare” che finisce davanti al Palazzo della Gioventù di Mosca e l’opera “Papyrus”, collocata a Darmstadt, in Germania.
Il successo di Arnaldo Pomodoro
Nel 1995 realizza una scultura in onore del grande regista Federico Fellini per volontà del Comune di Rimini e un obelisco per simboleggiare l’evoluzione tecnologica a Terni. Le sue opere continuano ad avere successo anche nel resto del mondo venendo esposte in città come New York.
Tra le sue personali di maggiore successo si ricordano quella alla Rotonda della Besana a Milano, Palazzo Diamanti a Ferrara e Forte Belevedere a Firenze. L’artista è stato esposto però anche al Museo all’Aperto di Hakone in Giappone e alla Marlborough Gallery di New York. Dagli anni ’70 sono numeosi i musei che hanno scelto di farlo onoscere al mondo e farlo diventare l’artista acclamato che è oggi.