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Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo è la docu-fiction prodotta da Anele in collaborazione con Rai-Fiction che ripercorrerà la storia del pioniere dell’industria editoriale italiana, grazie alle interpretazioni di importanti attori, come Michele Placido e Flavio Parenti.
Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo è la nuova docu-fiction prodotta da Anele in collaborazione con Rai-Fiction, che andrà in onda mercoledì 21 dicembre in prima serata su Rai 1. Una fiction prodotta da Gloria Giorgianni e diretta da Francesco Miccichè, che ripercorrerà la storia del pioniere dell’industria editoriale italiana tramite le interpretazioni di importanti attori, come Michele Placido e Flavio Parenti.
Tra le illustri testimonianze che hanno collaborato con questo progetto anche quelle del nipote Luca Formenton, Presidente della Fondazione Arnoldo ed Alberto Mondadori, della nipote Roberta Mondadori e di Ginevra Bompiani, Gian Arturo Ferrari e molti altri. Tra narrazione, documenti di repertorio e interviste di importanti testimoni, la docu-fiction racconta la storia imprenditoriale e umana di uno degli editori italiani più importanti. Arnoldo Mondadori è interpretato da Michele Placido. Si parla dell’infanzia segnata dalla deprivazione, dell’incontro con la moglie Andreina Monicelli, interpretata da Valeria Cavalli, della maturità e del successo come editore, compreso il rapporto conflittuale con il figlio primogenito Alberto, interpretato da Flavio Parenti.
Sono solo alcuni degli aspetti raccontati della sua vita, la cui storia di intreccia con le vicende dell’Italia, nell’arco narrativo che parte dall’ultimo decennio dell’Ottocento, passando per il ventennio fascista e la Seconda Guerra Mondiale, fino agli anni della ricostruzione e del boom economico, con l’ideazione innovativa nel 1965 degli Oscar Mondadori.
La docu-fiction ripercorre la biografia di Arnoldo Mondadori, da quando era un bambino e ha scoperto la lettura grazie alla sua maestra, che gli aveva regalato un libro per premiare un tema particolarmente fantasioso.
A causa delle sue povere origini aveva dovuto abbandonare la scuola per iniziare a lavorare. È sempre stato appassionato di letteratura e negli anni Venti decide di voler fare l’editore. È riuscito a rilevare la tipografia in cui lavorava e ha iniziato l’era della Arnoldo Mondadori Editore. Era convinto che l’editore dovesse riuscire ad interpretare le esigenze di tutti i lettori e questo gli ha consentito di strappare a Walt Disney l’esclusiva per la pubblicazione in Italia dei fumetti di Topolino.
Accanto alla sua visione socialista c’è quella di Alberto, primogenito, che ha una mentalità opposta. Per lui la Mondadori deve impegnarsi politicamente e deve pubblicare libri che facciano pensare e spingano all’azione. Dopo diverse dispute, fallimenti e successi, padre e figlio si trovano a lavorare fianco a fianco, realizzando la creazione degli Oscar, collana di libri tascabili venduti nelle edicole, grandi romanzi della letteratura italiana e internazionale venduti ogni settimana al prezzo di una rivista, che consentono ad ogni italiano, anche quelli più poveri, di avere in casa una biblioteca ricca.
Un successo davvero incredibile, che ha realizzato il sogno di Arnoldo Mondadori, che dalle sue origini povere è riuscito a costruire un impero, diventando il pioniere dell’industria editoriale italiana.