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Il lavoro di Arthur Conan Doyle merita di essere menzionato insieme a quello di Edgar Allan Poe per aver realizzato il primo vero romanzo giallo. Scopriamo la sua storia e la sua carriera, inizialmente molto lontana dall’ambiente letterario.
Chi era Arthur Conan Doyle
Arthur Ignatius Conan Doyle (Edimburgo, 22 maggio 1859 – Crowborough, 7 luglio 1930) è stato uno scrittore scozzese. Cresce con la famiglia di origini irlandesi composta dai genitori e altri nove fratelli nella nota città scozzese. Si iscrive alla Hodder Preparatory School nella contea di Lancashire per poi proseguire allo Stonyhurst Jesuit College e diversi altri collegi fino ad iscriversi all’Università di Edimburgo da cui uscirà medico chirurgo nel 1881.
Durante gli studi sviluppa la passione per la scrittura con “Il mistero di Sasassa Valley”, un racconto di paura realizzato nel 1879. Decide di proseguire in questa direzione con “Il racconto dell’americano” mantenendo ancora però l’attenzione sugli studi. Prima della laurea decide di svolgere un’esperienza che gli cambierà la vita imbarcandosi sulla “Hope” la baleniera su cui svolge il ruolo di medico e dove ha modo di mettere in pratica gli insegnamenti appresi durante gli studi.
Arthur Conan Doyle e il successo con Sherlock Holmes
Questo viaggio gli permette di prendere coraggio per avventurarsi in qualcosa di ancora più grande. Inizialmente pensa di partire per l’India come medico del governo, ma successivamente opta per una proposta arrivatagli dalla African Steam Navigation Company che gli offre di partire per le coste occidentali dell’Africa. Una volta concluso il progetto deve decidere come organizzare la sua vita ma le opzioni e i tentativi risultano deludenti così dopo una serie di valutazioni torna a casa.
Decide di aprire uno studio medico vicino Portsmouth ma questo non si rivela un grande successo e così nel frattempo si dedica alla sua passione per la scrittura iniziando la stesura delle avventure di Sherlock Holmes. Ad aprire questo lungo progetto è “Uno studio in rosso”, uscito nel 1887, in cui il protagonista, il Dr Watson presenta al pubblico il noto personaggio letterario descrivendo tutte le capacità da lui possedute. A quest’opera segue “Il segno dei quattro”, realizzato tre anni dopo, con cui consolida il successo.
Pochi anni dopo viene pubblicata la prima raccolta di racconti dal titolo “Le avventure di Sherlock Holmes” in cui il noto investigatore deve risolvere una serie di crimini in compagnia del suo fedele collega Watson. Dopo questo primo volume ne seguiranno molti di enorme successo fino a pochi anni prima della sua morte.
La varietà letteraria di Arthur Conan Doyle
Oltre al successo di Sherlock Holmes, Doyle può vantare una lunga lista di successi nel campo della letteratura. L’autore ha inoltre affermato di non sentirsi nemmeno così legato al personaggio di Holmes e di aver continuato la serie solo per via dell’insistenza dimostrata da alcuni amici. Ha infatti preferito realizzare altri romanzi legati principalmente al genere storico o fantastico come “La compagnia bianca” o “The Great Boer War”.
Si avvicina anche al campo della fantascienza attraverso la serie del professor Challenger di cui si ricorda principalmente “Il mondo perduto” ambientato in una Sud America distopica in cui gli animali preistorici sono sopravvissuti all’estinzione. Sebbene molto lontano dalle sue corde, merita di essere meritato il libretto di un’opera lirica comica scritto insieme a James Matthew Barrie dal titolo “Jane Annie”.