Articolo 21 offre asilo on line agli autori televisivi “trascurati”

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Sei un autore televisivo trascurato dalla Rai?

O uno scrittore esordiente di programmi per il piccolo schermo ignaro a quale porta bussare?

L’associazione Articolo 21 offre rifugio politico a quanti vogliono proporre nuove idee per rinnovare il monotono palinsesto della Tv di Stato rincretinito dai format clonati.

L’invito è firmato on line da Loris Mazzetti, capoprogetto di Rai Uno e regista di importanti programmi della Rai sin dal 1980, a nome dell’associazione nata per qualificare e rendere autonomo dal Potere Politico il Sevizio Pubblico televisivo e per promuovere la piena attuazione dell’Articolo 21 della nostra Costituzione che recita: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure…."

"Per dare dignità all’autore- scrive Mazzetti- Articolo 21 chiede a tutti quelli televisivi e di fiction, che in questi anni sono stati inascoltati, che hanno avuto progetti cestinati, insomma che non hanno potuto fare il proprio lavoro a scapito dei format o che sono agli inizi e non sanno a chi rivolgersi perché il capo struttura non ha tempo per ascoltarli, di contattare l’Associazione, di mandare il loro soggetto, di raccontare la loro esperienza.

Articolo 21 aprirà un forum sul sito e si farà promotore di iniziative per divulgare le idee  ricevute".

La battaglia anti-format, nel senso di idee riciclate, è così illustrata dallo stesso dirigente Rai.

"Questi ultimi anni, grazie al trionfo del così detto format, hanno rappresentato per la televisione il piattume dell’idee. La Rai si è sempre più omologata alla televisione commerciale, infatti, lo stesso programma lo si vede in onda su Rai Uno o su Rai Due come su altre cento televisioni nel mondo.

Quante volte il Quiz preserale, in onda su Rai Uno era uguale a quello di Canale 5?"

"La Rai ha privilegiato il rapporto con il produttore privato a scapito di quello diretto con le altre televisioni.  Nella tv è nato, come esiste nel mondo immobiliare, il mediatore, cioè colui che non fa altro che visionare programmi in giro per il mondo e acquisirne i diritti, cioè il format, per poi rivenderli, il più delle volte con annessa produzione".

"Infine, qui la nota dolente, l’autore televisivo si è trasformato in formatizzatore, cioè che dà continuità al format acquistato, adattandolo alla personalità e alle caratteristiche del conduttore".

Rai Tre è il modello di produzione virtuoso indicato da Mazzetti…

"In questi anni Rai Tre diretta da Paolo Ruffini ha dimostrato che questa non era l’unica strada percorribile, che lavorando in proprio, non mortificando l’autore che ha idee e utilizzando solo format originali, si è potuto fare una tv di qualità e di ascolti (terza rete dopo Rai Uno e Canale 5) con un budget nettamente inferiore agli altri canali.

Questo dovrebbe fare pensare che l’immaginario televisivo non è circoscritto solo al format. Soprattutto bisognerebbe ritornare a quella competenza professionale che nel passato aveva reso la Rai, come azienda di produzione culturale, una delle più importanti del mondo…"
Leggi l’articolo per intero sul sito di articolo 21 Leggi su Articolo 21 l’articolo-replica di Renato Parascandolo, ex direttore di Rai Educational, sui fattori strutturali che mortificano la creatività in Rai Leggi il profilo di Loris Mazzetti, aggiornato al 2001, negli archivi di Rai Uno Leggi il profilo di Renato Parascandolo