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La bufera che si è scatenata attorno alla figura di Asia Argento, accusata di violenza sessuale, continua ad impazzare, dal mondo del web a quello della televisione, passando per quello della carta stampata. Asia non rilascia nessun tipo di dichiarazione, ma la produzione di X Factor, dove l’attrice e regista riveste il ruolo di giudice, ha diramato un comunicato ufficiale.
Le parole di X Factor
La Produzione di X Factor, in merito alla bufera che si è scatenata attorno ad Asia Argento, per la denuncia di violenza sessuale da parte di Jimmy Bennett, ha deciso di prendere una posizione ben precisa. Asia è giudice del talent insieme a Fedez, Mara Maionchi e Manuel Agnelli e la messa in onda è prevista per il 6 settembre. X Factor scrive: “Sky Italia e FremantleMedia hanno letto oggi con attenzione e stupore quanto pubblicato dal New York Times su Asia Argento. Va ribadito che Sky Italia e FremantleMedia non hanno scelto Asia Argento come giudice di X Factor 12 per il suo impegno nella campagna MeToo né per le sue posizioni personali, bensì – come è sempre avvenuto per i giudici di X Factor Italia – per le sue competenze musicali e le sue capacità di gestire un ruolo televisivo in un programma di questo tipo. Competenze e capacità ampiamente confermate durante le puntate di Audizioni, registrate nelle scorse settimane, come possono confermare le migliaia di persone che vi hanno assistito tra il pubblico. Ciò detto vogliamo essere molto chiari: se quanto scrive oggi il New York Times fosse confermato, questa vicenda sarebbe del tutto incompatibile con i principi etici e i valori di Sky e dunque – in pieno accordo con FremantleMedia – non potremmo che prenderne atto e interrompere immediatamente la collaborazione con Asia Argento”. Parole molto chiare e ricche di stupore, quelle della Produzione del talent. Stupore, tra l’altro, ampiamente condiviso da tutti. Nessuno si sarebbe mai aspettato una notizia del genere da una donna come lei, una che ha sempre lottato contro ogni forma di violenza.
La denuncia
La denuncia di Jimmy Bennett non è recente, ma di qualche mese fa. Asia Argento, accusata di aver violentato l’attore quando lui aveva solo 17 anni, è stata costretta a risarcire Bennett con la somma di 380 mila dollari, corrispondenti a 330 mila euro. Fino a qualche ora fa, questa notizia era stata coperta da un riserbo assoluto, poi una lettera anonima al New York Times ha fatto esplodere il fattaccio. La redazione del quotidiano ha ricevuto una busta priva del mittente, contenente tutte le dichiarazioni di Jimmy, con tanto di fotografie, messaggi e testimonianze di altre 3 persone al corrente di quanto accaduto. Asia e Bennett, oltre alla cospicua cifra di risarcimento, avevano pattuito che nessuna informazione relativa a questa bagarre giudiziaria sarebbe dovuta essere resa pubblica, ma evidentemente qualcosa è andato storto. La mia personalissima idea è che, qualcuno a conoscenza della violenza sessuale subita da Jimmy ha deciso di far venire fuori la verità dopo che la figura di Asia Argento è venuta alla luce come principale denunciante di Weinstein, accusato di molestie sessuali. La donna, attiva nella campagna MeToo che incita le persone abusate a denunciare i propri aguzzini, forse non aveva fatto i conti con le sue malefatte. Qui non si tratta di stabilire se una persona è colpevole o meno, perché se c’è un risarcimento che, anche se solo in parte, è stato già versato, la condanna è ovvia. Mi chiedo solo una cosa: perché? Cosa passa nella testa delle persone che decidono di infliggere una violenza ad un altro soggetto? Speriamo che la produzione di X Factor tenga fede a quanto detto.