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Asia Argento ha deciso di raccontare tutta la sua vita, anche gli avvenimenti che fino ad ora aveva custodito gelosamente nel suo cuore. Lo fa sulla carta stampata, con l’autobiografia intitolata “Anatomia di un cuore selvaggio”, in uscita il 26 gennaio 2021.
Asia Argento: esce l’autobiografia
Pensavamo di sapere quasi tutto su Asia Argento, eppure non è così. La sua carriera è nota a tanti, ma la sua esistenza presenta molte lacune. E’ proprio per questo che l’attrice e regista ha deciso di pubblicare la sua prima autobiografia. Si intitola “Anatomia di un cuore selvaggio” ed esce il 26 gennaio 2021. Per sua stessa ammissione, ha pensato di mettere su carta la sua vita perché “molti ne hanno parlato senza conoscerla veramente”.
“Erano tanti anni che mi dicevo che avrei dovuto farlo, ed infatti l’ho fatto. Ho scritto la mia autobiografia che uscirà il 26 gennaio. Ci vuole coraggio a prescriversi da soli una auto-autopsia completa, non so in quanti sarebbero soddisfatti dell’esito dell’analisi spietata di se stessi. E allora coraggio, questa è la mia e, prima di giudicare, vi invito a fare altrettanto”, ha scritto Asia su Instagram.
Un’autobiografia in cui la Argento ha messo tutta se stessa: dall’infanzia turbolenta all’adolescenza che non è stata da meno, passando per gli uomini che l’hanno amata. L’attrice e regista non ha nascosto nulla, né le violenze che ha subito da sua madre Daria Nicolodi, morta qualche mese fa, agli abusi degli orchi. In “Anatomia di un cuore selvaggio”, la figlia del grande Dario è cruda e non usa mezzi termini.
“Ero andata via di casa il giorno dopo il mio 14° compleanno, non aveva comprato nemmeno una torta e avevo capito che non gliene importava nulla di me. Raccontai a mio padre le violenze che subivo in casa e con lui ci inventammo lo stratagemma che stavo da mia nonna, anche se in realtà vivevo a casa sua da sola, perché era impegnato sul set e Fiore studiava negli Stati Uniti. Così un giorno mia madre mi fece chiamare dal Tribunale, mi ci accompagnò la segretaria di mio padre, e rinunciò alla patria potestà. La riprese quando sono rimasta incinta di Anna Lou”, scrive Asia.
Anatomia di un cuore selvaggio
“Anatomia di un cuore selvaggio”: mai titolo fu più azzeccato. Asia è cresciuta in una famiglia di artisti, che era troppo presa dal lavoro per occuparsi dei bambini. Due genitori con “egoismi enormi“, che non sono stati in grado di “gestire una famiglia sgangherata e disfunzionale“. La Argento non punta il dito solo contro gli altri, ma anche nei confronti di se stessa. Rave party, flirt, set pieni di registi ‘particolari’, abusi e orchi: oltre ad Harvey Weinstein, fa anche il nome del regista Rob Cohen. Per la prima volta racconta la violenza subita:
“È la prima volta che parlo di Cohen. Successe nel 2002 mentre giravamo xXx. Abusò di me facendomi bere il Ghb, ne aveva una bottiglia. Ai tempi sinceramente non sapevo cosa fosse. Mi sono svegliata la mattina nuda nel suo letto”.
Ovviamente, l’attrice e regista parla anche degli uomini della sua vita: da Morgan, padre della prima figlia Anna Lou, ad Anthony Bourdain, morto in modo tragico. Con il primo, nonostante le battaglie legali, è stata “felice“, l’ha amato ed è stata amata. Con il secondo, invece, ha vissuto una vera e propria favola, interrotta da un gesto che ancora oggi le provoca grande dolore: il suicidio.
“A ogni dolore corrisponde una forza nuova per rinascere”, scrive Asia.