In una noiosa sera di Bolzano, tre adolescenti, armati di telefonini e vin brulé hanno deciso di ingannare la noia calpestando la statua di Gesù e simulando atti osceni nel presepe ai danni dei Re Magi e di una pecora. Non contenti hanno immortalato l’impresa con la fotocamera dello smartphone e hanno condiviso su Instagram le immagini che li ritraevano a volto scoperto e con espressione orgogliosa.
Atti osceni nel presepe: una bravata
Il presepe che ha subito l’oltraggio da parte dei tre adolescenti è stato allestito per le festività natalizie in piazza Walther a Bolzano. Le statue che lo compongono non riproducono la grandezza naturale delle figure rappresentate ma sono comunque abbastanza grandi per essere loro malgrado protagoniste di una foto blasfema.
Si parla infatti addirittura di blasfemia per la bravata dei tre ragazzi di Bolzano i quali per qualche minuto hanno trasformato la rappresentazione sacra in una sorta di set a luci rosse in cui, mentre uno dei due maschi fingeva di sodomizzare una pecora e l’altro di praticare sesso orale con uno dei Re Magi, la femmina appoggiava un piede sulla statua di Gesù Bambino brindando con del vin brulé.
A compiere il misfatto sono stati due ragazzi e una ragazza i cui volti sui quotidiani locali viene censurato: i tre infatti potrebbero essere minorenni. La loro identità non è ancora stata resa nota ma è probabile che si tratti soltanto di una misura cautelativa per impedire che i tre vengano linciati sui social e, nel peggiore dei casi, subiscano anche attacchi di natura concreta.
La reazione del web
L’immagine postata su Instagram è stata condivisa centinaia di volte e la foto originale in poche ore ha ricevuto più di 100 like. La fotografia era accompagnata da un’affermazione sarcastica “Ci guardavano male” che dimostra la presenza di passanti mentre i tre attentavano alla sacralità del presepe di piazza Walther. Per quale motivo i passanti non sono intervenuti? Forse lo hanno fatto ma sono intervenuti troppo tardi: di certo sul web la reazione non è stata così intempestiva.
Sul web sono infatti rapidamente comparse affermazioni estremamente dure verso i tre ragazzi, nella maggior parte dei casi espresse da persone che si professano cristiane e mortalmente offese dal gesto dei tre adolescenti: è addirittura spuntato un “impiccateli”, alla faccia della tolleranza, del perdono e del “porgi l’altra guancia”.
La legge sulla blasfemia
Nonostante il fatto che con ogni probabilità si sia trattato di una bravata, l’azione compiuta dai tre ragazzi viola l’articolo 404 del codice penale secondo cui chiunque offenda una confessione religiosa in un luogo pubblico o aperto al pubblico è passibile di una sanzione pecuniaria che oscilla tra i 1.500 e i 5.000 Euro.
A causa dello scandalo provocato dalla fotografia è possibile che le forze dell’ordine decidano di rintracciare gli autori della bravata e di costringere le loro famiglie al pagamento della multa, ma attualmente non sono ancora state mosse accuse ufficiali nei confronti dei tre adolescenti.