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Aurora Ramazzotti si è scagliata contro Pio e Amedeo per il monologo fatto a Felicissima Sera.
Ovviamente, la figlia di Michelle Hunziker ed Eros si riferisce al discorso che i due comici hanno fatto in merito al politicamente corretto.
Nell’ultima puntata di Felicissima Sera, andata in onda venerdì 30 aprile 2021, Pio e Amedeo hanno portato in scena un monologo che sta facendo molto discutere. Secondo i comici, il politicamente corretto ha ampiamente stufato e le N Word non dovrebbero infastidire tanto.
Quanti si sentono chiamare “neg*o” o “fro**o” dovrebbero reagire in base alle intenzioni di colui che si sta rivolgendo a loro in questo modo e non a priori. In molti si sono indignati davanti al loro monologo, compresa Aurora Ramazzotti.
La figlia di Michelle Hunziker, dopo aver assistito all’intervista di papà Eros e alla sua esibizione, visto che anche lui era tra gli ospiti di Felicissima Sera, ha proseguito a guardare lo show.
Mentre le frecciatine dei comici ai suoi genitori l’hanno fatta sorridere, il monologo sul politicamente corretto le ha fatto perdere le staffe. Via social, Aurora ha tuonato:
“Questa cosa che si continui imperterriti ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo che una categoria di cui non si fa parte e e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, le paure, il disagio, la discriminazione, rimane a me un mistero irrisolvibile. Mi dispiace ma dovevo dirlo”.
La giovane Ramazzotti non è assolutamente d’accordo con quanto sostenuto da Pio e Amedeo.
La giovane sottolinea che, prima di parlare di certe battaglie, bisognerebbe conoscerle.
Aurora prosegue il suo sfogo entrando nel vivo, ovvero tirando in ballo il politicamente corretto di cui hanno parlato Pio e Amedeo. Ha dichiarato:
“Fare distinzione tra l’eccesso di ‘politicamente corretto’ (che infastidisce anche me) e l’uso di parole che hanno assunto connotazioni prettamente spregiative e discriminatorie è d’obbligo. Si parla di ‘intenzione’ buona o cattiva ma oggigiorno utilizzarle (in televisione poi) diventa già l’intenzione sbagliata. Lo si fa ignorando che chi fa parte delle categorie in questione ha espresso chiaramente di non volerle sentire. Perché gli fanno male. Punto”.
Le conclusioni della Ramazzotti sono chiare: i comici di Felicissima Sera hanno fatto uno scivolone e dovrebbero porgere le loro scuse a quanti, di diritto, non vogliono sentirsi chiamare con determinati termini.