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La morte di Avicii non è sospetta.
E’ stato necessario eseguire ben due autopsie per giungere a questa conclusione, che comunque non risolve il mistero dietro alla scomparsa di un musicista di successo che sembrava aver trascorso in serenità gli ultimi giorni della sua vita.
Quando si verifica la morte di un personaggio famoso, le autorità sono tenute ad accertare le cause del decesso al fine di assicurarsi che non si tratti di omicidio o di una morte legata all’azione diretta o indiretta di malintenzionati e non è stata causata da circostanze misteriose su cui si renda necessario indagare.
Nel caso di Avicii, si è parlato quasi immediatamente di suicidio: il giovanissimo DJ stava combattendo da anni con problemi di salute . Fin dal 2016 era stato costretto a rinunciare ai tour mondiali, che con il loro carico di stress avrebbero potuto peggiorare le delicate condizioni cliniche di Avicii.
L’ipotesi del suicidio non è stata smentita dai referti delle autopsie, che erano finalizzate a escludere – come abbiamo detto – soltanto morti violente o causate da terzi.
Il riserbo sulle reali motivazioni della morte è ancora totale, nel pieno rispetto della privacy della famiglia del defunto.
Le condizioni di salute di Avicii erano state messe in pericolo dallo stile di vita disordinato condotto dall’artista per anni. L’abuso di alcool è stato additato come la causa principale del suo malessere fisico, mentre le continue pressioni professionali avevano cominciato a minare le sue condizioni mentali.
In un’intervista comparsa su Rolling Stone il DJ aveva spiegato di non essere più felice della sua vita mentre era in tournée. Tutte le sue emozioni erano sopraffatte da quello che accadeva intorno a lui e non c’era più niente di autentico. Era inoltre stufo di scrivere musica per rincorrere il successo e per soddisfare le aspettative dei producer. Proprio per disintossicarsi da uno stile di vita malsano il DJ aveva deciso di sospendere tutte le tournée e di dedicarsi soltanto alla propria serenità.
Sembra ci fosse riuscito, dal momento che era apparso sereno durante la sua ultima vacanza assieme agli amici.
Il DJ era impegnato nella lavorazione di un disco di inediti che non era ancora completo. L’etichetta discografica del DJ ha deciso di congelare tutto, sia la lavorazione del disco sia la messa a punto della campagna di marketing che lo avrebbe lanciato. Il progetto sarà eventualmente ripreso in futuro, quando la famiglia e le persone più vicine al DJ scomparso saranno in grado di approcciare con serenità alla questione.
Nel frattempo i download legali della musica di Avicii sono schizzati alle stelle dopo la notizia della morte del DJ. Addirittura sull’intera discografia del DJ si registrano 24.000 download a pagamento dal giorno della morte soltanto negli U.S.A., mentre gli stessi brani non erano stati scaricati “soltanto” 1000 volte da quando erano stati resi disponibili al download. Si tratta di un fenomeno ricorrente al momento della morte di un artista, fenomeno che è stato ingigantito dalla facilità degli acquisti on line.