Bambole con sindrome di Down premiate come miglior giocattolo: i dettagli

Arianna Giago

La mia passione è la comunicazione, la considero un'arte. Ho avuto esperienze come articolista web e come collaboratrice presso un giornale su carta stampata della mia zona, mestiere che mi ha insegnato molto, più di quanto possano fare i libri, e mi ha fatto capire che quella del giornalismo è più di una professione, ma una vera e propria vocazione. Raccontare le storie degli altri, per gli altri. Raccontare il mondo attraverso i nostri occhi, è un compito davvero importante.

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Una collezione di bambole con la sindrome di Down è stata premiata come miglior giocattolo dell’anno 2020.

A conferire il premio è stata l’Associazione Spagnola dei Produttori di Giocattoli, e a ritirarlo invece è stata Miniland, un’azienda produttrice di giocattoli di Onil (Alicante), ideatrice di una collezione di bambole con appunto questa sindrome.

Un premio giusto, per la volontà nobile di voler permettere ad ogni bambino di sognare, con bambole che possano rispecchiare la realtà di ognuno. La Miniland non è la prima azienda che si fa porta bandiera di questa missione.

Ma da quali elementi è composta questa particolare collezione, che come scopo sembra proprio avere quello dell’inclusività?

Bambole con sindrome di Down: giocattolo dell’anno

La collezione premiata è composta da quattro bambole. Due bambini e due bambine sia di razza caucasica sia di razza africana. Tutte queste bambole hanno in comune i tratti somatici tipici della sindrome di Down. Inoltre, i tratti sono assolutamente realistici anche per quanto riguarda i genitali dei sessi in questione.

La giuria dell’Associazione Spagnola dei Produttori di Giocattoli ha scelto la linea di bambole della Miniland tra 81 diversi tipi di giocattoli, proposti da 24 produttori spagnoli. L’intento dell’associazione è stato quello di premiare chi, più di tutti, ha lavorato sulle diversità. Rendendo i propri giocattoli inclusivi.

Queste bambole, inoltre, sono dotate di pezzi intercambiabili per rappresentare le diverse espressioni del viso. In più, il loro pancino si illumina di diversi colori, da associare alle diverse emozioni.

I bambini saranno quindi guidati alla scoperta delle cinque emozioni che caratterizzano l’essere umano, come la gioia, la tristezza, l’amore, la paura e la rabbia. Emozioni che appunto, proviamo tutti, a prescindere dall’etnia o dalla condizione di salute.

I giocattoli attenti all’ambiente

L’azienda produttrice di giocattoli Miniland, oltre a bambole con la sindrome di Down, nelle sue collezioni include anche bambole dai tratti somatici asiatici, latinoamericani ed afroamericani. La Miniland oltre ad avere una particolare attenzione verso la sensibilità di ogni bambino, sembra avere anche una particolare attenzione verso l’ambiente. Tutte le sue linee, compresa quella premiata, sono eco-friendly. Le bambole sono infatti in vinile senza bpa.

La missione di quest’azienda sembra chiara. Come spiega sul suo sito web e come tiene a ribadire Victoria Orruño, direttrice marketing dell’azienda. Si vuole rappresentare il mondo reale, includendo ogni etnia e rispettando le diversità di ognuno. Perché i valori dell’integrazione non solo sociale, ma anche culturale, riguardano tutti e non devono essere un limite. Sapete, che molte star internazionali hanno la sindrome di Down? Un perfetto esempio di come una condizione fisica non possa ostacolare una forte passione.

Si tratta di valori che vanno insegnati fin da piccoli, per permettere a questi di essere adulti migliori poi.