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Barbara D’Urso conosceva molto bene Massimo Troisi, di cui ieri, 4 Giugno, ricorrevano i 25 anni dalla morte.
La popolare conduttrice Mediaset ha voluto ricordare l’amico e celebrare la grande spensieratezza di quegli anni con una fotografia che ritrae, assieme a Massimo, Roberto Benigni e l’ex compagno della D’Urso: Barbara fa un tuffo nella nostalgia.
Barbara D’Urso ha vissuto una lunghissima storia d’amore durata ben undici anni a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Il suo compagno era Mauro Berardi, un produttore cinematografico che lanciò sulla scena nazionale Massimo Troisi producendo l’insuperabile film d’esordio di Massimo Troisi: Ricomincio da Tre.
Negli anni successivi avrebbe prodotto Scusate il Ritardo e Non Ci Resta Che Piangere, film che segnò l’inizio dell’amicizia e della collaborazione artistica tra Massimo Troisi e Roberto Benigni.
Barbara D’Urso ha scelto di pubblicare sul proprio profilo Instagram proprio una fotografia in cui Mauro Berardi si trova in piedi tra Benigni e Troisi, che all’epoca (era il 1984) stavano lavorando proprio a Non Ci Resta Che Piangere.
Berardi e Troisi erano legati da un profondo rapporto di stima professionale che nel corso del tempo si trasformò in una bella amicizia. Proprio il ricordo di quell’amicizia così appagante e serena ha indotto Barbara a scrivere qualche riga per ricordare Massimo Troisi sui social.
Quanti anni passati con Massimo, tanti, tanti, tanti tanti, sempre sempre, sempre insieme.
Con la ripetizione quasi ossessiva di due parole la D’Urso sembra aver voluto catturare il linguaggio semplicissimo e un po’ balbettante con cui Troisi riuscì all’epoca a entrare nel cuore di milioni di italiani in tutta la Penisola, che furono in grado di riconoscersi nella sua comicità malinconica e semplice, che riusciva a dar voce a sentimenti universali.
Il comico napoletano nacque a San Giorgio a Cremano nel 1953. Fin dall’infanzia emersero dei gravi problemi cardiaci che non si sarebbero mai risolti nell’intero corso della sua vita.
Diventato famoso come interprete del teatro istintivo, in grado di attingere alla quotidianità con la stessa forza poetica ed espressiva del grande Eduardo De Filippo (a cui spesso venne paragonato) e di Totò (di cui fu considerato erede), Massimo Troisi divenne famoso come componente del trio La Smorfia assieme agli amici Lello Arena e Enzo De Caro.
Dagli anni Ottanta in poi Troisi si dedicò esclusivamente al cinema sia in qualità di attore sia in qualità di regista. Il suo ultimo film, Il Postino, venne concluso appena un giorno prima della morte dell’attore (che del film firmava anche la regia). Il film venne candidato all’Oscar per la miglior sceneggiatura e altre due categorie, inoltre Massimo ricevette postuma la nomination all’Oscar come miglior attore protagonista.
Massimo Troisi morì nel sonno mentre si trovava a Lido di Ostia, in casa della sorella Annamaria e oggi riposa nella tomba dei suoi genitori nel cimitero della sua città natale. Il più grande amico dell’attore, Pino Daniele, morì vent’anni dopo per problemi cardiaci simili a quelli di Massimo.