Argomenti trattati
Barbara D’Urso a Quinta Colonna ha finalmente risposto per le rime a coloro che l’hanno eletta a furor di popolo e di stampa Regina del Trash. Vantandosi di offrire uno spaccato della vita reale la conduttrice ha affermato di non ritenere affatto che “trash” sia un’offesa, ma che quest’etichetta dovrebbe almeno essere usata in maniera coerente.
Barbara D’Urso a Quinta Colonna
Paolo Del Debbio ha messo in piedi un vero e proprio omaggio a Barbara D’Urso durante la puntata a cui la conduttrice era stata invitata a intervenire. Nello studio si sono succeduti vecchi filmati e registrazioni recenti, fotografie, ricordi, e una serie di “titoli” che nel bene e nel male sono stati attribuiti a Barbara D’Urso nel corso della sua lunga e brillante carriera.
La conduttrice ha ovviamente trascorso l’intero programma a gongolare sulla sua poltroncina bianca, ma anche a fornire il proprio punto di vista sul lavoro che ha svolto negli ultimi anni in cui ha dominato letteralmente il palinsesto televisivo Mediaset e ha sbaragliato progressivamente ogni programma che ha tentato di fare concorrenza ai suoi amatissimi contenitori pomeridiani.
Barbara D’Urso Regina Trash?
A colpire particolarmente nel segno è stata una domanda che Paolo del Debbio ha formulato in maniera assolutamente neutrale ma che aveva un certo tono provocatorio. Come vive Barbara D’Urso il fatto di essere definita la Regina del Trash italiano?
Con la sua solita abilità dialettica che le consente di sgusciar via dalle domande scomode ribaltando talvolta la frittata, la D’Urso ha spiegato che non si sente affatto offesa da questo titolo, soprattutto perché la sua preoccupazione fondamentale è di raccontare la realtà quotidiana degli italiani.
Al bar, nei supermercati c’è la lite, ci sono le tette rifatte cinque volte, c’è chi litiga e chi scherza. Questa è la vita, è gente comune. Io mi diverto a passare dalla politica alla lotta contro la violenza sulle donne fino al Ken Umano perché anche questo è interessante.
Il trash è nelle scelte
Con questa risposta perfetta la D’Urso è uscita ancora una volta vincitrice da uno scambio di battute che avrebbe potuto essere deleterio per la sua immagine. Se avesse scelto di indignarsi o di ritenere offensivo il modo in cui la stampa descrive i suoi programmi probabilmente si sarebbe guadagnato l’astio di quegli stessi giornali che la celebrano proprio in quanto icona trash.
Quel che però la D’Urso ha voluto puntualizzare è:
Se del Ken Umano se ne occupa Lo Show dei Record è ok, quando se ne occupa la D’Urso è trash. Perché?
Questa domanda, che vorrebbe essere un’accusa nei confronti di chi commenta e giudica la qualità dei programmi televisivi è in realtà l’unico autogol in cui la D’Urso è incappata da sola. Se un programma che si occupa di record dà spazio a un uomo che si è sottoposto a un incredibile numero di interventi chirurgici, gli autori del programma sono perfettamente in target dal momento che si occuperebbero di un’icona trash in maniera assolutamente casuale e sporadica.
Se il programma della D’Urso non ha un tema specifico – come lei stessa ha specificato si diverte a spaziare da un tema all’altro – sono le scelte autoriali a determinare la natura del programma. Se gli autori scegliessero di dare in ogni puntata ampio spazio ai libri in uscita durante la settimana, il programma acquisirebbe un taglio culturale. Se decidessero di dare ampio spazio alla moda il programma si trasformerebbe in un punto di riferimento televisivo per tutte le appassionate di fashion. Dal momento che Santa Barbara sceglie di occuparsi principalmente di fenomeni trash, il programma diventa trash.