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Scopriamo insieme il vero significato della canzone Barbie Girl, famosissimo tormentone degli Aqua.
Una canzone davvero molto amata, con un significato nascosto che grida allo scandalo.
La canzone Barbie Girl è sicuramente uno dei tormentoni più amati di tutti i tempi. Il brano degli Aqua è arrivato nelle radio il 14 maggio 1997, ma in realtà non è una canzone banale e priva di significato. Dal punto di vista musicale, gli Aqua incarnano perfettamente il trend che ha poi dominato il cambio di millennio, ovvero l’eurodance.
Barbie Girl è una canzone molto orecchiabile, un vero tormentone estivo, ma conteneva anche un significato molto più profondo, che spesso è stato frainteso. Questo testo è stato frainteso soprattutto dalla stampa generalista, quella che punta spesso allo scandalo. Il brano è stato accusato di sessualizzazione della figura femminile. Un’accusa arrivata anche in tempi più recenti. Secondo chi ha lanciato questa accusa, il testo inciterebbe la donna a farsi toccare e spogliare dal proprio uomo, come fosse un oggetto di piacere a disposizione del sesso maschile.
In realtà, analizzando più profondamente il testo, la canzone racconta un’altra storia. Nonostante le sonorità frivole e leggere, gli Aqua contestano proprio l’argomento per cui alla fine sono stati accusati, ovvero la figura sessualizzata della donna da parte dei media. Si parla di uno standard di bellezza rappresentato proprio dalla famosa bambola, ovvero un ideale di perfezione irreale. Barbie Girl fa ironia sul parallelismo tra l’immagine della donna e Barbie.
Il testo vuole criticare un certo modo di intendere la donna.
“I’m a Barbie girl in the Barbie world.
Life in palstic, it’s fantastic.
You can brush my hair, undress me everywhere.
imagination, life is your creation”
La canzone si apre con l’iconico ritornello, cantato da Lene Nystrøm, che dà voce a Barbie. La frase “life in plastic, it’s fantastic” rappresenta una velata e ironica critica, un parallelismo tra la plastica di Barbie e la chirurgia plastica delle donne che cercano di raggiungere folli canoni di bellezza.
“I’m a blonde bimbo girl in a fantasy world
Dress me up, make it tight, I’m your dolly
You’re my doll, rock and roll, feel the glamor in pink
Kiss me here, touch me there, hanky-panky”
La parola “bimbo” è un termine gergale che descrive una donna attraente ma poco intelligente. La Barbie viene criticata per l’eccessiva attenzione rivolta all’aspetto fisico invece che al cervello. Nella seconda parte della strofa si sente la voce di René Dif, che interpreta Ken, anch’egli visto come uno stereotipo del maschio macho che “possiede” la donna.
“Make me walk, make me talk, do whatever you please
I can act like a star, I can beg on my knees”
Il concetto della donna di proprietà dell’uomo è rimarcato più volte. Barbie, non senza una chiara allusione sessuale, si dice pronta ad inginocchiarsi pur di dare piacere al suo Ken. Si tratta di una critica al concetto di stereotipo femminile nel mondo dello spettacolo.
“Oh, I’m having so much fun
Well, Barbie, we’re just getting started
Oh, I love you Ken”
Alla fine Ken ripropone di fare tutto da capo e ovviamente Barbie accetta perché dice di amarlo.
È disposta ad essere la sua bambola, per amore. È evidente che il significato del testo è molto più profondo, ironico ed intelligente rispetto a come è stato fatto passare.
Dopo l’incredibile successo della canzone, Mattel, azienda di giocattoli che produce la bambola, aveva citato in giudizio gli Aqua. Secondo l’azienda, la band aveva violato il trademark Barbie e aveva associato l’immagine del giocattolo per bambini a qualcosa di sfondo sessuale.
Durante il processo, l’accusa si soffermò sul termine “blonde bimbo”. La difesa sostenne che quella di Mattel era un’interpretazione sbagliata del testo. Mentre la causa era ancora in corso, verso la fine del 1997, Mattel annunciò che avrebbe cambiato il corpo di Barbie per la terza volta nella sua storia, scegliendo fianchi più larghi e seno ridotto. La canzone aveva smosso le acque. Il caso si chiuse nel 2002, quando un giudice stabilì che il testo della canzone era protetto dalla libertà di parola ai sensi del primo emendamento.
Il giudice respinse una controcausa per diffamazione intentata dalla casa discografica degli Aqua.