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Bebe Vio è stata scelta da Mattel per diventare una delle protagoniste della serie di Barbie Shero, ovvero di bambole che rappresentano in ogni dettaglio delle donne che si sono affermate come modelli positivi di coraggio e di forza.
Al settimo cielo per la notizia, la Vio ha fatto sapere che ha già cominciato a giocare con la sua piccola Bebe.
Trasformare Bebe Vio in una bambola non è affatto un’impresa semplice. La schermitrice e campionessa paralimpica ha infatti un corpo assolutamente unico e delle caratteristiche estetiche che la rendono inconfondibile.
I designer che si sono occupati della realizzazione del modello per la serie Shero hanno quindi fatto un esercizio di delicatezza e sensibilità che ha dato frutti bellissimi: la bambola di Bebe Vio è identica a lei e ha sul viso le stesse, indentiche cicatrici che la vera Bebe non ha assolutamente paura di mostrare.
La campionessa ha commentato la notizia con il suo solito entusiasmo, descrivendo nel dettaglio il lavoro che hanno fatto i designer della Mattel per creare una bambola su misura per lei.
È troppo strano, è bellissimo, mi piace un sacco l’idea che puoi staccare tutti i pezzettini, le braccia, le gambe, mettere le protesi da scherma, sono una bimba molto felice.
La linea Shero prende il nome dalla parole “she”, cioè “lei”, e “hero” che vuol dire “eroe”. Dovendo tradurre liberamente il nome del marchio che la Mattel ha realizzato per la nuova serie di bambole si potrebbe scegliere la parola “Eroine”.
I soggetti ritratti dalla Mattel sono ragazze e donne del presente e del recente passato che hanno fatto la storia proponendo un modello femminile nuovo, al passo con i tempi e in grado di superare tutte le sfide che la società contemporanea impone alle donne di oggi.
Io sono una delle Shero, questi piccoli eroi al femminile per riuscire a far capire alle bambine che non bisogna mai smettere di sognare.
La trascinante energia comunicativa di Bebe Vio ha anche spinto la Rai ad affidare alla giovanissima campionessa un programma tagliato su misura per lei: si intitola La Vita è una Figata e andrà in onda prossimamente sulla RAI.
Nel programma Bebe incontrerà altre donne che, come lei, hanno attraversato momenti estremamente difficili, che hanno avuto un rapporto complesso con il proprio corpo o che sono state vittime di incidenti come una delle prime ospiti di Bebe: Paola Turci.
La campionessa ha spiegato che il programma nasce con lo stesso obiettivo della bambole della serie Shero: dare alle bambine la forza di sognare in grande, di superare le difficoltà ma soprattutto di non darsi mai per vinte, anche quando è necessario fare cose che sembrano impossibili.
Bebe dal canto suo sa perfettamente di cosa parla: all’età di 11 anni ha dovuto subire l’amputazione di tutti e quattro gli arti e ha dovuto imparare a convivere con la nuova forma del suo corpo. Completamente lontana dall’idea di abbattersi, Bebe è diventata una delle atlete italiane più famose e più premiate delle paralimpiadi.