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Non si placa la polemica sul parto di Belen Rodriguez presso l’ospedale di Padova.
Dopo le delucidazioni date dal nosocomio veneto, il Codacons ha deciso di intervenire per fare chiarezza sulla vicenda.
Qualche giorno fa, Belen Rodriguez ha messo al mondo la piccola Luna Marì, prima figlia nata dall’amore che la lega ad Antonino Spinalbese. La showgirl argentina ha deciso di partorire presso l’Ospedale Giustinianeo di Padova. Tutto è andato per il meglio, ma qualche giorno dopo la nascita della bambina è esplosa la polemica.
All’interno del nosocomio, infatti, è apparso un cartello che avvisava i pazienti di alcuni disservizi. “Causa Belen” due ascensori diretti al piano ostetricia erano fuori uso. La polemica, neanche a dirlo, è nata in un lampo.
Mentre l’Ospedale Giustinianeo di Padova si è giustificato dicendo che è stata una “cosa burlona” e ha assicurato che a tutti i pazienti viene garantita la stessa privacy, il Codacons ha deciso di intervenire.
“Se i fatti venissero confermati ci troveremmo infatti di fronte a modifiche nell’erogazione dei servizi offerti da una struttura pubblica non giustificate da comprovate esigenze, con palese violazione dei protocolli a danno di tutti gli altri pazienti e del personale, ed evidenti disparità di trattamento nei confronti delle altre mamme ricoverate presso l’ospedale“, si legge sull’esposto del Codacons.
L’esposto del Codacons intende fare chiarezza su quello che sembra essere stata “un’interruzione del pubblico servizio“. L’associazione dei consumatori chiama in causa sia Belen che l’ospedale di Padova, parlando di “abuso di ufficio“. Al momento, la Rodriguez non ha replicato alla polemica e si sta godendo la piccola Luna Marì.