Benjamin Lloyd, tatuaggi temporanei per bimbi in ospedale

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Tag: tumore
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Avete mai sentito parlare di Benjamin Lloyd? Bene, se ancora non lo conoscete vi assicuro che sapere quello che fa vi regalerà un sorriso.

È un artista neozelandese, con un passato segnato dalla sofferenza, un passato che lo ha spinto a compiere un gesto bellissimo. Quale? Quello di donare un sorriso ai bambini che vivono, chi più e chi meno, un periodo in ospedale. Dona loro la felicità attraverso la sua arte: i tatuaggi. Non vi allarmate: niente di permanente e tossico.

Il passato di Benjamin

Benjamin Lloyd ha una storia alle spalle che potrebbe dar forza a molti bambini, ma anche a molti adulti.

Quando era piccolo, ebbe un incidente che gli procurò una grave ustione sul corpo che gli deformò una parte del braccio. Per lui questo fu il primo periodo buio della sua giovane vita: questo suo problema diventò motivo di scherno da parte dei suoi compagni di scuola. Seguirono anni bruttissimi, all’insegna dell’isolamento e delle offese da parte degli altri bambini. Si sa, i bambini riescono ad essere molto cattivi e non è facile superare indenni dei momenti così delicati.

I suoi compagni additavano il suo braccio come qualcosa dalla “pelle deforme e grinzosa”, lo descrivevano quasi fosse un mostro. È questo il motivo per cui, raggiunta l’età giusta, decise di coprire quella sua parte del corpo che gli aveva portato solo sofferenza con un tatuaggio. Ancora non si era reso conto che quel momento avrebbe segnato la sua svolta. Infatti, bastò quell’inchiostro indelebile sulla sua pelle grinzosa, a fargli capire che aveva una missione nella vita: disegnare i corpi delle persone.

Sì, quel tatuaggio lo spinse a capire che se lui aveva ritrovato fiducia in se stesso, lo avrebbero potuto fare anche altre persone. In più, Benjamin sapeva che significava essere presi in giro. Da questo momento in poi la sua missione è stata questa: donare fiducia a chi non ne aveva neanche un pizzico. Scelse il mestiere di tatuatore che, anche se può non piacere, è sempre arte. Benjamin Lloyd decise che avrebbe voluto dipingere i corpi delle persone per assistere alla stessa trasformazione che lui aveva vissuto sulla sua pelle.

Come è nata la sua idea?

Benjamin Lloyd ha avuto l’idea di tatuare i bambini negli ospedali, dopo un secondo evento negativo che ha segnato la sua vita. Alcuni anni fa, l’artista, ha dovuto affrontare un lutto importante: la perdita del suo figliastro di soli sette anni.

Questa mancanza lo ha segnato moltissimo, ma allo stesso tempo lo ha spinto a cercare una soluzione per alleviare le malattie che questi piccoli guerrieri si trovano ad affrontare. Da qui l’idea. Come posso donare un sorriso ai bambini malati di cancro? Disegnare il loro corpo, fu l’unica risposta che gli balzò in testa. Ovviamente i primi momenti sono stati duri: nonostante siamo nel 2018, i tatuaggi vengono ancora visti in maniera negativa.

Poi c’era il problema inchiostro, per non parlare della ricerca di uno strumento adatto. Dopo uno studio accurato tutto fu più chiaro. Per prima cosa, Benjamin, scelse di testare le reazioni delle persone: prese come cavia il figlio dei vicini, lo tatuò con uno speciale inchiostro temporaneo e lo pubblicò su Facebook. La promessa che l’artista si fece fu quella che se fosse riuscito ad ottenere 50 like, sarebbe andato fino in fondo al progetto.

Inaspettatamente il post riscosse più di 400000 mi piace e Benjamin decise che questo non poteva che essere un segno. Mise a punto un particolare aerografo che gli consentisse di tatuare nel giro di 9 minuti e partì per la sua missione. Ovviamente l’inchiostro utilizzato è privo di sostanze tossiche e va via con una semplice doccia. Sono i bambini che scelgono il loro soggetto preferito e vedere le loro emozioni è per Benjamin il traguardo più grande.

Piano piano la sua arte si è diffusa, così come la sua missione, e le foto sui social sono diventate virali. Le famiglie dei piccoli guerrieri sono grate all’artista perché ogni attività che viene svolta negli ospedali e che assomiglia il più possibile alla normalità, porta ai bambini una fiducia estrema nella vita, nella loro vita che può e deve continuare. Benjamin, mentre tatua, presta ai piccoli le sue collane e racconta loro storie di altri bambini che hanno vinto la lotta contro il cancro.

Il sorriso di questi piccoli guerrieri, una volta finito il tatuaggio, non ha prezzo: dai loro occhi trapela voglia di vivere, speranza e coraggio.

Benjamin Lloyd sta portando avanti una missione che merita non solo una menzione, ma molto di più.

Tatuare bambini malati di cancro per donare loro sorrisi e forza è un gesto encomiabile. Che dire? Ce ne fossero di artisti come lui. Gli occhi dei bimbi parlano da soli.