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La promozione di una nuova fiction è stato il motivo per cui l’attore Beppe Fiorello ha aperto il suo cuore e raccontato qualcosa di inedito. Si tratta di un trauma che riguarda il suo passato e che solo oggi se la sente di rivivere. Un brutto incidente sul set della miniserie Joe Petrosino dei primi anni 2000 lo ha messo in pericolo di vita. Fiorello lo ha confessato a Vanity Fair, ricordando quanto sia stato difficile tornare ad una vita normale dopo aver rischiato di morire. Merito del tempo e della terapia a cui si è volontariamente sottoposto.
Intervista a Beppe Fiorello
In questo periodo l’amatissimo attore Beppe Fiorello si sta occupando della promozione della sua ultima fiction dal titolo Il mondo sulle spalle. Si tratta di una toccante fiction Rai incentrata sulla figura di Enzo Muscia, operaio che, quando la sua ditta decide di chiudere, la ricompra e la mette in moto. Si tratta di una storia vera che ha permesso a 350 persone di non perdere il posto di lavoro. L’occasione è buona per presenziare in televisione come ospite, ad esempio lo abbiamo visto duettare a Sanremo insieme a Paola Turci, ma anche per rilasciare interviste.
L’intervista a Vanity Fair è stata molto particolare, perché è andata a toccare un tasto delicato che riguarda la vita dell’attore. Lui, che piace così tanto, nel giro di pochi anni da quando ha fatto il suo ingresso nel mondo dello spettacolo è passato dall’essere il ‘fratello di Fiorello’ all’essere un professionista con un grande seguito e una carriera che risplende di luce propria grazie a titoli come ‘Salvo D’Aquisto‘, ‘L’uomo sbagliato‘, ‘La leggenda del bandito e del campione‘, ‘Volare – La grande storia di Domenica Modugno‘. Tra i titoli spicca anche ‘Joe Petrosino‘, la miniserie che quasi gli è costata la vita.
Il truma sul set di Joe Petrosino
Ma cosa è successo sul set di ‘Joe Petrosino‘? Un vero e proprio trauma, spiega Beppe Fiorello a Vanity Fair. La miniserie è stata girata nel 2004 ed è andata in onda nel 2006. La dinamica dell’incidente è da brividi: Fiorello è caduto da una carrozza in movimento. La carrozza, trainata da quattro cavalli, lo ha letteralmente travolto. Grazie al caso fortuito di un solco nel terreno formato dalla ruota della carrozza, è riuscito a scamparla e non essere schiacciato. Rottura del naso, delle spalle e delle gambe. Il panico attorno a lui. Se lui era spaventato, possiamo solo immaginare come lo fossero le persone sul set insieme a lui che hanno visto tutta la scena.
I suoi ricordi sono ancora adesso di “movimenti rallentati” e “sguardi di morte“. I suoi che ricorda sono quelli della sirena dell’ambulanza, i cavalli e indubbiamente i dolori che aveva. “Sono vivo ma traumatizzato“, ha detto l’attore. Per superare questo trauma si è affidato alla tecnica dell’Emdr, una terapia particolare finalizzata al trattamento di traumi. Con lui ha funzionato e oggi ne può parlare serenamente, anche se l’esperienza di trovarsi improvvisamente così vicino alla morte lo ha decisamente segnato per tutta la vita. Questo non gli impedisce di portare ancora oggi sul piccolo schermo personaggi e situazioni difficili e lo fa con grande bravura.