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Tutti coloro che hanno fatto almeno un viaggio all’estero non hanno potuto non notare che il bidet non è presente nei bagni. Case, alberghi, palazzi: in nessuno di questi luoghi sembra esserci l’abitudine di installare questo sanitario così presente e soprattutto così usato in Italia. Contemporaneamente, ogni volta che gli hotel e gli appartamenti italiani ospitano stranieri, questi si stupiscono della presenza di una specie di lavandino più basso e piccolo e la maggior parte delle volte si rifiutano di utilizzarlo.
Bidet, un sanitario dal ricco passato
Alcuni hanno provato ad avanzare ragioni di spazio e di design per giustificare la mancanza del bidet al di fuori dell’Italia, altri invece hanno addirittura ipotizzato che all’estero manchi attenzione per l’igiene intima personale. Trascurando queste spiegazioni stravaganti e fantasiose, la vera motivazione viene invece offerta dalla storia. Questo sanitario è stato inventato in Francia tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Già nel 1710, Christophe de Rosiers, il presunto inventore, ne aveva installato uno nella reggia di Versailles, dove, secondo le fonti più autorevoli, nel corso degli anni successivi ne sarebbero stati portati circa un centinaio. Il sostantivo bidet, in francese, indica il pony e secondo la tradizione sarebbe stato utilizzato anche per indicare la nuovissima invenzione per via della grande somiglianza nel modo di sedervisi sopra.
Nonostante un discreto successo iniziale, il prodotto di Christophe de Rosiers cadde ben presto in disuso. I cento bidet presenti a Versailles furono allora smistati tra le diverse case di appuntamento francesi e lì vennero utilizzati unicamente dalle prostitute, che se ne servivano per lavarsi dopo un rapporto sessuale con l’intenzione di evitare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Da questo momento in poi, in tutti i paesi fuori dall’Italia e di pochi altri, il bidet cominciò ad essere ricollegato all’idea di sporco e di conseguenza non venne più utilizzato. Addirittura, questi vennero rimossi anche dai pochi appartamenti che ne avevano uno.
Perchè in Italia si usa ancora
In Italia, invece, il bidet continuò ad avere successo e ad essere impiegato anche dopo le vicende della corte di Versailles. Ancora una volta, è la storia a spiegare il motivo di questa diversa tendenza. Verso la metà del ‘700, la Regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, volle che nei suoi appartamenti alla reggia di Caserta fosse installato un bidet, senza preoccuparsi della cattiva opinione che di questo avevano i francesi. Di conseguenza, l’uso del sanitario si diffuse inizialmente nel regno delle Due Sicile e successivamente anche nel resto d’Italia. Dal ‘900, grazie all’invenzione e al perfezionamento delle tubature, il bidet divenne una costante degli appartamenti e degli alberghi italiani, senza che nessun abitante del nostro paese riesca più a farne a meno.
Oltre che in Italia, il bidet trova una grande diffusione anche in altri paesi europei di origine latina. In particolare, viene utilizzato in Spagna, Portogallo, Grecia e in alcune zone dell’America Latina. Sorprendentemente, se ne riscontra un discreto uso anche in Giappone.